ISTITUTO RENATO GUTTUSO. Al Liceo Artistico di Milazzo si è realizzato un originale modulo di potenziamento di italiano, dal titolo “I quaderni del Guttuso”, parte di un Pon sull’inclusione chiamato “Home”. Il progetto si è occupato delle competenze di base dell’italiano in chiave innovativa, con l’uso delle Nuove tecnologie e del laboratorio artistico. Hanno partecipato una ventina di alunni, del primo biennio, le docenti sono state le professoresse Anna Arizzi (esperto) e Maria Grazia Pagano (tutor); figura aggiuntiva la professoressa Eva Salmeri.

L’italiano e il laboratorio di fotografia si sono sposati per sviluppare i temi “Persone, modi e tempi”. Li abbiamo visti in grammatica, ma poi nella scuola e nella vita e li abbiamo voluti rappresentare con idee nostre. Stati d’animo, emozioni, espressioni dell’Io , modi per relazionarsi, solitudini e incontri nel tempo presente, passato e futuro. Testi letterari e non, canzoni, nostre elaborazioni di scrittura ….sono state stimoli per ragionare e confrontarci. Ma anche per creare!

Di questo progetto ci è piaciuta particolarmente l’unione di italiano e laboratorio fotografico. Abbiamo analizzato tanti testi a tema (poesie, racconti, canzoni) quasi senza rendercene conto, con una metodologia dinamica e leggera. Nella parte dedicata al laboratorio (fotografia e cinematografia) abbiamo appreso nuovi metodi e tecniche rispetto alle lezioni scolastiche del mattino: bodypainting, trucco scenico, ripresa e montaggio. Ciò che pensavamo ed esprimevamo con le parole era poi trasferito in immagini. Non ci saremmo mai aspettate di legare così tanto con gli altri compagni di questo stupendo percorso, dividendo il lavoro e collaborando anche con alunni dell’altro indirizzo e ragazzi con disabilità. L’esperienza più articolata, nel laboratorio, è stata la realizzazione del video-spot contro il cyberbullismo.

Abbiamo scritto, costruito, sceneggiato una storia di adolescenti:   una ragazza bullizzata dai suoi stessi compagni di scuola con un video fatto girare nel web. Il suo sostegno era la sua amica più sincera, una ragazza con la sindrome di Down. In tutta la lavorazione abbiamo sperimentato la vera inclusione.Le docenti sono state molto cordiali e amichevoli con noi e dicono che si sono divertite nella sfida di sposare bene contenuti teorici e momenti artistici. Il “matrimonio” italiano-fotografia ha tenuto bene, nel gruppo regnavano affettuosità e allegria. Abbiamo conosciuto libri per noi nuovi, discusso e condiviso tanti temi e tante idee. Il tempo fugge veloce, e non sempre dà alle persone occasioni così belle, oppure modi interessanti per imparare: nel nostro piccolo ci siamo impegnati per raccogliere questa opportunità!

MARTA MERLINO, VALERIA ROSSELLO II A

Sezione Grafica