LICEO IMPALLOMENI. Noi ragazzi dell’“Impallomeni”, abbiamo avuto la fortuna di trascorrere una bellissima mattinata in compagnia della Capitaneria di Porto di Milazzo. L’incontro si è svolto il 21 febbraio 2018 e, al termine di quest’ultimo, il tenente Francesco Cardullo che ha partecipato a nome della Capitaneria all’iniziativa ha risposto ad alcune nostre domande.

 

Il tenente Cardullo con la preside Caterina Nicosia

Come si svolge la vostra giornata lavorativa?

La nostra giornata lavorativa si svolge in maniera diversa a seconda dell’incarico che assumi in Capitaneria. Se lavori a terra negli uffici del porto, fai orario d’ufficio, principalmente accogli l’utenza e curi il disbrigo di pratiche amministrative come le patenti nautiche. Se invece sei impegnato sulle motovedette, curi l’attività di soccorso in mare e quindi la salvaguardia della vita umana in mare oppure l’attività di polizia come la repressione di illeciti penali in materia ambientale, di pesca e nelle nostre materie istituzionali.

In che cosa consiste il vostro lavoro di salvaguardia dell’ambiente?

Come abbiamo potuto vedere durante il nostro incontro, la nostra attività di salvaguardia dell’ambiente si concretizza in tanti modi diversi, dalla tutela della fauna marina ai controlli della filiera della pesca; i controlli nei ristoranti, i controlli dell’attività di pesca in mare, ma anche i controlli degli scarichi in mare come ad esempio i depuratori, gli scarichi illeciti, il traffico illecito di rifiuti… tutta l’attività di vigilanza all’interno delle aree marine protette laddove istituite.

Quali sono le violazioni più comuni commesse nel mare di Milazzo?

Nel mare di Milazzo le violazioni più comuni nel periodo estivo chiaramente sono quelle commesse dai diportisti o dagli acquascooter, le navigazioni sottocosta, violazioni dell’ordinanza sulla sicurezza balneare; mentre, per quanto riguarda le attività professionali, le violazioni più comuni possono riguardare la pesca, l’utilizzo di sistemi di pesca non consentiti dalla normativa vigente oppure pesca di specie ittiche non consentite o sottomisura. Sono tantissime ma queste sono le più comuni.

Quali sono i comportamenti quotidiani che possiamo attuare per salvaguardare l’ambiente sottomarino e costiero?

Come abbiamo visto durante la conferenza, dovremmo per prima cosa partire dall’idea che tutelare l’ambiente è nell’interesse nostro e delle generazioni future. Noi, nel nostro piccolo, dobbiamo cercare di porre in essere comportamenti virtuosi come, per esempio, evitare di versare l’olio nei rubinetti o fare una raccolta differenziata con criterio e poi, naturalmente, anche evitare di gettare oggetti in mare, come la plastica o altro, proprio per tutelare l’ambiente in cui noi viviamo.

Giuliana D’Amico I B

Linguistico