Una delegazione di sei studentesse del terzo e quarto anno (indirizzo classico, linguistico e scientifico) dell’Istituto “G.B. Impallomeni” di Milazzo, guidato dal Dirigente Scolastico Caterina Nicosia, ha partecipato alla XLII Selezione Nazionale del P.E.G. (Parlamento Europeo dei Giovani) che si è tenuta a Riva del Garda dal 19 al 23 febbraio.

Il Parlamento Europeo Giovani ogni anno avvicina numerosi studenti delle scuole secondarie di secondo grado al dibattito internazionale ed ai temi più attuali, tramite la simulazione di un’assemblea parlamentare rigorosamente in lingua inglese.

La fase di preselezione quest’anno prevedeva la stesura di un documento, in Italiano e Inglese, sul modello di una risoluzione del Parlamento Europeo, su come l’Ue possa facilitare la transizione all’industria 4.0 e assicurare una coesistenza sostenibile tra uomini e robot. Superata questa fase, studenti da tutta Italia sono stati chiamati a partecipare ad attività di committee work (lavoro in commissione), che ha portato alla stesura di una proposta di risoluzione e alla discussione della stessa all’interno di un’assemblea. È qui che i ragazzi devono difendere la propria proposta, attaccare le altre e votarle sotto l’occhio vigile della giuria, composta da altri membri dell’associazione. La delegazione dell’“Impallomeni” (da sinistra a destra nella foto Ester Tacchini, Chiara Marturano, Carlotta Recupero, Ilenia Calveri, Claudia Cavatoi e Chiara Bisbano) si è confrontata esclusivamente in lingua inglese con coetanei provenienti da varie regioni italiane suddivisi in varie commissioni, quali Affari Esteri, Pari Opportunità, Libertà Civili, Trasporti e Turismo. Tutte le alunne della delegazione dell’“Impallomeni”, guidati nella fase di preparazione dalle proff.sse Concetta Bono e Iole Currò, si sono distinte per la loro competenza sulla normativa attuale a livello europeo, per la capacità di analisi ed esposizione e per l’innovatività e la concretezza delle proposte avanzate.

È, questa, un’esperienza altamente formativa per i ragazzi che non solo imparano a comunicare ed a lavorare in gruppo utilizzando esclusivamente la lingua inglese, ma prendono anche coscienza e familiarità con alcuni dei temi più discussi dell’attualità: in un momento in cui imperano l’euroscetticismo e l’antieuropeismo, i ragazzi apprendono l’importanza dell’Ue e del suo operato.