Ad aprire il corteo sono stati dei bambini con tanto di striscioni, dietro di loro i sindaci con la fascia e altre diecimila persone provenienti da tutta la zona tirrenica, da Messina a Patti compresa la Valle del Mela e le isole Eolie. Nessuno poteva immaginare una risposta così forte contro il progetto di realizzare un inceneritore all’interno della centrale termoelettrica A2a di San Filippo del Mela (vedi diretta Facebook sulla pagina di Oggi Milazzo).

L’appuntamento era Piazza San Papino alle ore 15 sotto l’occhio vigile di decine di esponenti delle forze dell’ordine che hanno vigilato con discrezione sui partecipanti composto per lo più da rappresentanti di associazioni locali e famiglie. Ad aprire la manifestazione padre Giuseppe Trifirò, il parroco di Archi da sempre in prima linea nella difesa dell’ambiente.

«E’ una giornata storica perchè per la prima volta tutti, – cittadini, sindaci e Regione Siciliana – siamo qui per dire che l’avvenire della Valle del Mela lo vogliamo  decidere noi – ha detto il sacerdote – esorto me stesso e tutti i presenti ad essere coerenti. Nessuno si venda per un posto di lavoro o per un piatto di lenticchie. Mi auguro che il governo nazionale dia ascolto alle nostre richieste».

«Una battaglia per la vita è quella che stiamo portando avanti» ha tuonato Peppe Maimone dell’Adasc dal palco di Piazza Caio Duilio dove si è fermato il corteo che ha percorso la via Risorgimento, via Madonna del Lume, via Umberto Primo, la zona portuale, via Medici.

In rappresentanza dei sindaci ha parlato quello di Milazzo, Giovanni Formica. «Vogliono perpetuare un modello economico che ormai è superato dalla storia – dice riferendosi ai promotori dell’inceneritore – questa manifestazione così partecipata dimostra che è cominciata stagione nuova per questo territorio che vuole investiri nelle sue bellezze naturalistche e culturali misurandosi con scommessa nuova. Non è una battaglia contro qualcuno ma a favore di un nuovo progetto di sviluppo e che si rivolge anche a ai concittadini che guardano all’inceneritore come opportunità di lavoro».

Presente anche il capo dell’opposizione consiliare di Milazzo Pippo Midili. «Perchè sono contrario? Nessuno parla delle 150 mila tonnellate di scorie da smaltire all’anno e 200 camion al giorno che devono raggiungere la centrale nella più assoluta assenza di infrastrutture»

A sfilare anche esponenti provenienti da altre zone delle Sicilia e d’Italia fortemente inquinate o nelle quali si sta tentando di realizzare impianti altamente inquinanti (da Licata a Priolo fino a Firenze dove si sta tentando di bloccare la costruzione di un inceneritore).

AGGIORNAMENTO. Ad abbandonare il corteo una rappresentanza di Frateli d’Italia. “Eravamo presenti con una nostra delegazione di Fratelli d’Italia e di Gioventù Nazionale – il movimento giovanile di FdI, ndr – spiega Giuseppe Sottile, portavoce del movimento – ma anche con l’associazione culturale Aria Nuova. Abbiamo marciato in rispettoso silenzio per buona parte della manifestazione a bandiere piegate perché, ci è stato detto, l’iniziativa doveva restare apartitica. Prima ci hanno fatto raggiungere la coda del corteo, poi siamo stati relegati praticamente fuori dalle composizioni partitiche pur presenti, infine, dopo i cori da stadio indirizzati contro presunti fascisti e rivolti alla nostra compagine, abbiamo scelto di lasciare definitivamente il corteo. Tra di noi anche mamme e bambini, studenti e professionisti, gente perbene che era lì per dire semplicemente no all’inceneritore. Resta fermo il nostro no alla costruzione dell’inceneritore nella Valle del Mela ma oggi si fa grande il rammarico per esser stati vittima di questo tipo di insulti».

 
Lo dichiara in una nota Giuseppe Sottile, coordinatore provinciale di Fratelli d’Italia.

Subscribe
Notificami
guest
53 Commenti
Newest
Oldest Most Voted
Inline Feedbacks
View all comments
Giancarlo
Giancarlo
6 anni fa

Ciao Gianni non ti conosco ,ma sei l u mica persona di questo gruppo ad essere sensata e intelligente.

Giancarlo
Giancarlo
6 anni fa

Sono d’accordo con gli sfoghi,ma mi pare che ai milazzesi non sta bene nulla,chiudiamo tutto,ma non mi pare ci sia nessuno in grado di indicare un cambio di rotta efficace,quindi prima di parlare date un alternativa degna di nota,e ricordate che le pensioni dei nonni e dei genitori non durano sempre quindi rimboccatevi le maniche e lavorate e parlate di meno

Giancarlo
Giancarlo
6 anni fa

Se questi sono 10000 allora siamo arrivati alla frutta.se erano 1500 e un miracolo.si vede siamo in Italia e per strumentalizzare e ingrandire le cose i nostri giornalisti sono i numeri uno

johnny stecchino
johnny stecchino
6 anni fa

l’ inceneritore killer, oltre ad essere uno dei più grandi d’ Europa, proprio per il fatto di essere di “nuova generazione” produrrà nell’ aria delle emissioni talmente polverizzate e sottili da non poter essere trattenute nemmeno dai filtri industriali più tecnologici. L’ unico filtro che le tratterrà (a vita) saranno i polmoni umani

Giuseppe
Giuseppe
6 anni fa

La diff. deve essere associata al riuso, lo stile di vita deve cambiare, il residuo risulterà davvero minimo tale da non giustificare la nascita di termovalorizzatori gestiti da chi vuol farne solo un vantaggio economico,la ditta in questione ha le sue ragioni per utilizzare css,sicuramente non prodotto in loco. Ma è corretto in una zona ad alto rischio ambientale?