Peppe Maimone

Il destino del comprensorio di Milazzo e della Valle del Mela è nelle mani della Presidenza del Consiglio dei Ministri. Secondo quanto riferito dal presidente dell’Adasc, Peppe Maimone, il progetto di termovalorizzatore presentato da A2A, la multiutility proprietaria della centrale termoelettrica di San Filippo del Mela, è finito sul tavolo del consiglio dei Ministri. Sarà, dunque, il Governo Gentiloni a dovere dire l’ultima parola sul contestato progetto. L’iter è arrivato a palazzo Chigi poichè esistono posizioni discordanti tra il Ministero dei Beni Culturali e il Ministero dell’Ambiente.

Ormai l’iter si è quasi concluso e il futuro dell’area di Milazzo è appesa ad un filo a dispetto di coloro che hanno sempre minimizzato il pericolo. Il progetto da più parti viene contestato poiché verrebbe realizzato in un’area già altamente industrializzata e comprometterebbe definitivamente le velleità turistiche del comprensorio di Milazzo, porta principale delle isole Eolie dichiarato Patrimonio dell’Unesco.

«La Commissione tecnica di valutazione dell’Impatto ambientale del Ministero dell’Ambiente– sostiene Peppe Maimone – ha rilasciato un parere che a nostro giudizio presenta diversi profili di illegittimità. Stiamo valutando già di ricorrere nelle sedi competenti perché la legge è uguale per tutti. Noi chiediamo il rispetto delle norme». 

A questo punto diventa vitale l’alta partecipazione alla manifestazione di protesta fissata domenica prossima, 28 gennaio, alle ore 15, con partenza da Piazza San Papino. «E’ fondamentale la presenza di donne uomini e bambini nelle strade di Milazzo per chiedere rispetto per un territorio che da troppi anni subisce soprusi – continua Maimone – nelle prossime settimane si organizzeranno ulteriori proteste e non si esclude una “spedizione a Roma. Percorreremo tutte le strade, da quella giuridica-amministrativa a quella della mobilitazione popolare anche con azioni eclatanti perché l’inceneritore nella valle del Mela, già fortemente compromessa dal punto di vista ambientale, non può e non deve essere realizzato. Alti funzionari e dirigenti ministeriali non possono pensare di calare un impianto industriale scavalcando la volontà popolare ed istituzionale di un territorio e bypassando il piano paesaggistico e il parere negativo del ministero dei Beni Culturali». 

Anche la giunta comunale di Milazzo ha aderito. Il sindaco Formica ha altresì ribadito la necessità di affrontare con determinazione e con l’obiettivo di giungere ad una soluzione il problema dei rifiuti in Sicilia poiché è noto a tutti – ha detto – che le discariche entro sei mesi saranno sature e non si saprà dove  smaltire i rifiuti.

“Il problema – ha proseguito Formica – riguarda la differenziata, un terreno che non concede grande credibilità alla Sicilia. Bisogna quindi intervenire velocizzando le procedure e formulando una proposta credibile al tavolo del governo nazionale, perché i tempi per un impianto di trattamento dell’umido possono essere ridotti con una proposta credibile; altrimenti, nella prospettiva nazionale e di chi sta fuori dalla Sicilia e dal territorio, parte della soluzione finisce con l’essere il termovalorizzatore. La prospettiva è quindi quella di puntare su un modello di sviluppo diverso ed alternativo a quello industriale”.

Al corteo anche il circolo cittadino del Pd. «Ci auspichiamo ogni ulteriore approfondimento presso gli Organi Istituzionali competenti, affinché venga tenuta in debita considerazione la voce di quanti vivono il territorio e venga primariamente tutelata la salute pubblica», scrive in una nota la coordinatrice del circolo Natascia Fazzeri.

Subscribe
Notificami
guest
11 Commenti
Newest
Oldest Most Voted
Inline Feedbacks
View all comments
Gianni
Gianni
6 anni fa

L’inceneritore rimane una delle soluzioni più rispettose(forse l’unica)per la nostra Sicilia in quanto, anche se differenziamo (?forse?),vi sarà sempre una parte di frazione indifferenziata dalla quale, attraverso un processo di separazione della parte umida,si potrà ottenere un combustibile da rifiuto che termovalorizzato ci restituisce almeno energia piuttosto che smaltito in discarica.

Svegliamoci
Svegliamoci
6 anni fa
Reply to  Gianni

Finalmente sento un commento sensato del reale ciclo di smaltimento dei rifiuti. Io la penso esattamente come lei…. meglio un’attenta termovalorizzazione di ciò che non si può differenziare che l’ammontare di rifiuto in discariche che tanto lì lo buttiamo e lì ci rimane!! Speriamo che A2A riesca a concludere questo progetto e per metà così ad una parte di Sicilia di gestire correttamente i rifiu

pablo
pablo
6 anni fa

con l’inceneritore temo che i morti con l’inquinamento che c’è più diossina e PM10 saranno centinaia, mettere più cassonetti per la differenziata e vigilare negli orari di conferimento! multe salate a chi non osserva e poi galera e si risolve la cosa, con le chiacchiere no!

INKAZZATO
INKAZZATO
6 anni fa

tenemuci a munnizza e l’olio combustibile!!

che coglioni che siamo!

Umberto I
Umberto I
6 anni fa

Scommettiamo che se ci fosse da costruire una centrale nucleare la farebbero a Milazzo???
Fateci fare la differenziata;informateci in modo adeguato sulle modalità e fate controlli e sanzioni a coloro che trasgrediscono.
Sempre se questa amministrazione non abbia interessi a realizzare il termovalorizzatore….

Sospettoso
Sospettoso
6 anni fa

Hmmmm…. strano che un governo dimissionario, coi giorni contati, si occupi di temi così importanti. Potrebbe demandarli al nuovo…sempre se ci sarà un nuovo governo..