Una nuova seduta alla presenza del ragioniere generale per avere chiarimenti sulle modifiche apportate alla tariffazione Tari 2017. Questo l’esito del consiglio comunale di martedì sera conclusosi col rinvio della votazione sulla proposta presentata dalla minoranza di approvare un atto di indirizzo che impegnasse il sindaco ad attivarsi con gli uffici finanziari per comprendere le ragioni dello scostamento delle liste di carico dei contribuenti rispetto a quanto deciso dallo stesso consiglio comunale nel marzo scorso. A detta dei consiglieri di opposizione ed in particolare di Giuseppe Midili sarebbero state emesse fatture per 7 milioni e mezzo a fronte di un Piano Tari pari a circa 7 milioni.

Sostanzialmente l’argomento non è stato dunque affrontato per l’assenza del diretto interessato, ma i lavori si sono caratterizzati per una polemica sorta tra lo stesso Midili e il sindaco circa la necessità di una seduta d’Aula per avere chiarimenti sulla questione.

“Quando ho ricevuto la convocazione – ha detto il sindaco Formica – mi sono subito attivato scrivendo al ragioniere generale e quindi ritengo inutile la seduta di stasera visto che di fatto all’atto di indirizzo che si dovrebbe votare destinato al sottoscritto è stata data già esecuzione”.

Di diverso avviso invece il pensiero dello stesso Midili e di altri consiglieri (Piraino,Alesci), mentre, per la maggioranza, Paola Abbagnato ha sottolineato che anziché tenere una seduta ad hoc, i consiglieri possono fare accessi agli atti direttamente presso gli uffici.

Il vicecapogruppo del Pd, Fabrizio Spinelli, dopo aver rivolto gli auguri al vicepresidente del consiglio comunale Maurizio Capone per il suo incarico a Palermo quale componente dell’ufficio di Gabinetto dell’assessore regionale alle Autonomie locali, Bernadette Grasso, ha evidenziato che la diversità del Piano Tari “non comporterà assolutamente un aumento delle bollette dei cittadini”.