Mario Sfameni

Il farmacista milazzese Mario Sfameni si è laureato vice campione del mondo di Match Poker. Sfameni, infatti, faceva parte della nazionale italiana che nei giorni scorsi ha disputato ad Oxford, in Inghilterra, il campionato mondiale di questa nuova disciplina che lo scorso ottobre è stata riconosciuta uno sport a tutti gli effetti dal Gaisf, il Global Association of International Sports Federations (ente Mondiale dello sport).

Alla prima edizione della NationsCup di Match Poker hanno partecipato 8 nazioni ed una “resto del mondo” . «Questo gioco – spiega Mario Sfameni ad Oggi Milazzo – è un ibrido tra il Texas Hold’em (dal quale prende le regole del gioco per la mano) ed il Bridge (dal quale prende la logica) dove la fortuna non esiste più , ciò lo rende diverso dal poker e proprio per questo gli ha permesso di diventare una disciplina sportiva».

La Nazionale italiana è arrivata seconda dietro l’inavvicinabile Irlanda. Un secondo posto che all’inizio dell’avventura sembrava impossibile.La Nazionale è composta da  sei giocatori con un…forte accento siciliano: oltre a  Sfameni di Milazzo, Massimo Majolino di Messina, Giuseppe Grimaldi di Agrigento e Antonio Parlavecchio di Patti. Con loro il capitano Isodoro Alampi di Reggio Calabria e Silvio Pizzarello di Trieste.

Si può parlare di un vero e proprio successo perché gli irlandesi sono tutti giocatori professionisti che nell’ultimo anno hanno vinto cinque milioni di dollari giocando al Texas sia live che on line. Ma sono professionisti anche gli spagnoli e semiprofessionisti sono gli inglesi». Il capitano degli irlandesi è infatti Andy Black, uno che una decina di anni fa è arrivato quarto alle World Series of Poker in America incassando un assegno di 1,7 milioni di dollari. Qui però, essendo stata la prima edizione della NationsCup, si è giocato per la gloria o quasi.

«E’ stata una esperienza fantastica – ha detto Mario Sfameni, farmacista di Milazzo – e servirà per il lancio del Campionato Italiano nel 2018. La Federazione Italiana Gioco Poker ha l’obiettivo di avere per il 2020 un campionato nazionale con una struttura simile a quella del calcio. Dalle squadre della futura serie “A” il selezionatore creerà la Nazionale che disputerà il campionato Europeo e quello Mondiale. Il progetto è sicuramente ambizioso perché l’obiettivo è la futura partecipazione alle Olimpiadi. Sognare si può».