I sindaci che hanno partecipato al corteo contro il Css (ARCHIVIO OGGI MILAZZO)Formica contro l’inceneritore A2A: «Pronti a fare causa contro le autorizzazioni del Ministero» 12 Dicembre 2017 Ambiente 5 Commenti «La realizzazione di un termovalorizzatore nel comprensorio di Milazzo decreterà di fatto la fine di qualsiasi tipo di sviluppo alternativo a quello industriale. Milazzo si opporrà in tutti i modi per impedire questo tipo di scelta da parte del Ministero a cominciare dall’avviare una causa se sarà necessario». Il sindaco di Milazzo, Giovanni Formica, oggi pomeriggio, mercoledì 13 dicembre, non sarà presente al sit-in di protesta previsto alle ore 15,30 di fronte alla sede della Soprintendenza di Messina, sul Viale Boccetta. L’ente guidato da Orazio Micale dovrà esprimere un nuovo parere sulla fattibilità dell’inceneritore alimentato a Css, combustibile derivato dal trattamento di rifiuti. Dalla valle del Mela partiranno autobus con cittadini desiderosi di tutelare il proprio territorio. «Se il Ministero acconsentirà alla realizzazione dell’impianto significa che l’essere dichiarati “Sito di interesse nazionale” (Sin) ed essere tutelati da un Piano Paesaggistico non serve a nulla – aggiunge Formica – anzi, è quasi un marchio che consente a chiunque di continuare a perpetuare gli investimenti industriale in quanto territorio già compromesso». A non abbassare la guardia nemmeno i comitati e le associazioni della Valle del Mela contro l’inceneritore che citano le parole del Piano Paesaggistico dell’ambito 9: “In queste aree non è consentito realizzare discariche di rifiuti urbani ed impianti per il trattamento dei rifiuti”. «Con questa semplice e chiara prescrizione il Piano Paesaggistico dell’Ambito 9 vieta categoricamente l’inceneritore di A2A e qualsiasi impianto di trattamento dei rifiuti nel contesto “12o” – scrivono – ovvero la fascia costiera soggetta a processi di degrado nel golfo di Milazzo. Che l’inceneritore si situi in tale contesto è una certezza matematica, come si evince dal raffronto della sua localizzazione Ai sensi del Codice dei beni culturali il Piano Paesaggistico non è derogabile in nessun caso e prevale sulle previsioni del PRG. In un paese normale il “caso” dovrebbe essere chiuso ed invece addirittura il governo sembrerebbe intenzionato ad autorizzare un inceneritore di fatto abusivo». Eppure la Soprintendenza a gennaio ha chiesto l’annullamento del parere negativo espresso in precedenza. La Commissione Aia, che in primavera ha partorito un parere (il cosiddetto “Pic”) privo delle prescrizioni previste dal Piano regionale dei rifiuti (che avrebbe dovute recepire) ed incompatibili con il progetto. Sulla stessa scia la Commissione ministeriale Via (Valutazione d’Impatto Ambientale), che due mesi fa ha dato il suo benestare «nonostante le gravi carenze del progetto (riguardanti soprattutto la valutazione dell’impatto sulla salute) denunciate in varie osservazioni e pareri, tra cui quelli della Città Metropolitana e dell’Ordine dei Medici e da ultimo ribadite anche dal Comune di San Filippo del Mela», concludono i comitati. Ad anticipare la presenza anche il Movimento 5 Stelle con la sua deputazione provinciale. Condividi questo articolo Facebook Twitter Email Print Whatsapp Linkedin Visite: 3.609 CONTINUA A LEGGERE SU OGGIMILAZZO.IT