Avrebbero sottratto centinaia di migliaia di euro tra carburante e denaro contante alla Bn Petroli di Milazzo. Con questa accusa il Tribunale di Barcellona ha condannato stamattina il titolare di una ditta di taxi e due ex dipendenti della società che gestisce pompe di benzina a Milazzo, Barcellona e Messina. Un marchio molto noto tra gli automobilisti del comprensorio per i prezzi concorrenziali praticati. Purtroppo i conti economici non rispecchiavano il florido andamento degli affari.

Secondo il tribunale, infatti, con una sentenza di prima grado emessa stamattina, ci sarebbe stata associazione a delinquere ed appropriazione indebita da parte di Stefana De Luca, 53 anni, di Milazzo, responsabile contabile della Bn Petroli sas; Umberto Ragini, 49 anni, tassista di Milazzo; Francesco Rugolo, benzinaio e cassiere della pompa di Olivarella. Il periodo in cui si sarebbe perpetrato il reato è quello tra l’11 novembre e il 31 maggio 2012. L’ammanco sarebbe di circa 300 mila euro.
La querela risale al 2011 ed è stata presentata dal fondatore e amministratore Nicola Bertuccio, scomparso successivamente, nel 2013 (oggi a capo della società trasformata in srl è la figlia Concetta Bertuccio).
Secondo l’accusa – con vari ruoli – venivano sottratte quote ingenti dell’incasso grazie alla complicità del benzinaio Rugolo e di un suo collega di Santa Lucia del Mela deceduto recentemente che operava nell’impianto dell’asse viario di Milazzo. Poi la De Luca, in qualità di responsabile della contabilità e ritenuta la promotrice dell’associazione, con una serie di artifici contabili, faceva quadrare i conti. Inoltre veniva coperto anche l’ammanco di carburante che serviva per fare i pieni nelle auto che rientravano nella disponibilità di Ragini, all’epoca titolare di una ditta di taxi.
Il tribunale – sulla scorta anche delle prove raccolte tramite intercettazioni telefoniche – ha inflitto una pena di 5 anni e 3 mila euro di multa a Stefania De Luca; 3 anni e 8 mesi e una multa di 2 mila euro a Umberto Ragini (per entrambi anche l’interdizione dai pubblici uffici per 5 anni); 2 anni e 6 mesi a Francesco Rugolo. Gli imputati dovranno risarcire in separata sede i danni da liquidarsi alla Bn Petroli che si è costituita parte civile tramite l’avvocato Eliana Raffa, ed aveva avanzato istanza di risarcimento di un milione di euro in quanto sosteneva che il meccanismo cristallizato nel periodo tra l’11 novembre e il 31 maggio 2012 in realtà andava avanti da tempo.

Ad essere stati assolti dai rispettivi capi di imputazione altre due persone: Lorenzo Gitto, 52 anni, addetto all’erogazione della benzina di Barcellona; ed Emanuela Sergi, 25 anni, figlia della De Luca, di Milazzo. Gli imputati sono stati difesi dagli avvocati Gianni Pino, Maurizio Bagnato, Carmela la Maestra.