Anche Italia Nostra interviene sul futuro dell’area dell’ex Montecatini dopo le notizie di un protocollo d’intesa per la realizzazione del Polo Urbano di sviluppo “HUB Milazzo” nell’area ad est della vecchia Stazione Ferroviaria. E chiede la creazione di un polmone verde che allontani sempr edi più il centro cittadino dall’area industriale. A sottoscrivere il protocollo sono stati i vertici del Centro Mercantile, l’Autorità Portuale di Messina-Milazzo, ed il Gruppo Caronte & Tourist S.p.A.. Il Comune di Milazzo ha negato di avere aderito all’accordo poichè non consentirà «aree di stoccaggio e movimentazione di tir nell’area ex Montecatini». «Vogliamo ricordare che su quell’area, negli anni novanta, su iniziativa della Soprintendenza ai Beni Culturali fu posto un vincolo architettonico ed etno-antropologico – scrive Italia Nostra – Il provvedimento fu assunto a seguito dell’iniziativa della sezione milazzese di Italia Nostra e del professore Girolamo Bambara che ne era presidente».

A seguito di quel provvedimento fu impedita l’edificazione e si dispose che i manufatti di archeologia industriale dovessero essere tutelati per il valore storico che rappresentavano, nonostante l’area fosse stata acquistata da privati. 

«A pochi mesi dalla scadenza dell’Autorità Portuale di Messina-Milazzo e dall’ accorpamento con Gioia Tauro imposto dal Governo nazionale – continua l’associazione –  assistiamo ad una forzatura della quale non sono chiari i contorni e che potrebbe contenere la riproposizione del collegamento con Gioia Tauro o altro porto tirrenico con l’afflusso del traffico gommato nel il centro urbano».

Il sodalizio prende atto della smentita del sindaco, «ma non basta»: «chiediamo un atto di maggiore coraggio e orgoglio civico: si faccia decadere anche ogni precedente accordo/convenzione con la proprietà e si dia vita ad un progetto per la realizzazione di un grande Parco Verde Urbano che, a differenza della cosiddetta ”rottura del carico” nel Centro Mercantile e di ”imbarco del gommato” (leggasi TIR) sulla banchina XX luglio, sia compatibile con le attività turistiche».