Turisti alla stazione di Milazzo attendono un bus (FOTO OGGI MILAZZO)Il fantasma della stazione di Milazzo? Si trova nelle aule di tribunale 20 Agosto 2017 Cronaca 11 Commenti Se esiste uno spettro della stazione di Milazzo non si aggira sicuramente tra i binari ferroviaria mamertini ma nelle aule di tribunale. Ben due cause bloccano l’apertura di un bar – tabacchi che di certo animerebbe l’intera struttura di proprietà di Ferservizi (ramo d’azienda delle Ferrovie). A riaprire una delle ferite più profonde di Milazzo è stato l’articolo a firma di Bernardo Valli pubblicato nel numero scorso del settimanale L’Espresso dal titolo “A Milazzo c’è un fantasma” (LEGGI QUI). Viene descritto l’abbandono totale e la mancanza dei servizi più elementari nei confronti dell’utenza. Un biglietto da visita tra i peggiori se si considera che migliaia di turisti (molti dei quali diretti alle Eolie) conoscono Milazzo così. La stazione è completamente automatizzata e non c’è personale fisso, la biglietteria è digitale, non esiste un bar, un punto informativo, un servizio di collegamento con il centro cittadino efficiente (ed è un complimento). Sono lontani i tempi in cui la stazione si trovava a Piazza Marconi ed era un punto vitale del centro cittadino dove si andava anche per un semplice caffè o per acquistare il quotidiano. CONTENZIOSI AL BAR. Ma cosa è successo? Perché nessuno fa nulla? A spiegarlo è l’assessore al Turismo Piera Trimboli. «Il comune di Milazzo non è proprietaria ne della struttura, tantomeno dell’area circostante dove insistono parcheggi e aiuole – precisa – nonostante questo dal nostro insediamento abbiano avuto numerosi contatti con le Ferrovie per chiedere maggiore attenzione nei confronti dello scalo e sono stati fatti sopralluoghi congiunti. Abbiamo spiegato che Milazzo, oltre ad essere il centro più popoloso della provincia assieme a Barcellona, è anche porta principale per le Eolie, ma le loro strategie complessive sono altre». I problemi principali sono legati a ben due vertenze giudiziarie sulla gestione dei bar. I locali di quello storico rimangono chiusi perché c’è una vertenza legale tra gli ex affittuari e la società delle ferrovie proprietaria. Nella sentenza di primo grado il tribunale, probabilmente per una dimenticanza, non ha disposto il “rilascio dell’immobile”, dunque si attende la sentenza di appello. Per dotare la stazione di un bar – tabacchi, dunque, nella passata legislatura – tramite l’interessamento dell’assessore Gaetano Nanì – si aggirò l’ostacolo mettendo a bando un altro locale. La gara fu vinta da una ditta barcellonese. Ma anche in questo caso ci fu un contenzioso. La Guardia di Finanza di Milazzo non rilasciò l’okay per l’apertura di un tabacchi in quanto riteneva che non vi fosse un transito che la giustificava specialmente in inverno, troppo esiguo per giustificare un nuovo punto vendita. Dunque, la ditta non si presentò mai a firmare il contratto ritenendo, forse, che non vi era più una convenienza economica. «Tutto ruota attorno al bar – continua l’assessore Trimboli – perché ritornando ad essendoci un minimo di vivacità si può riattivare un punto informativo a cura delle Pro Loco chiuso perché specialmente in alcune ore, non essendoci transiti, si sono registrati problemi per le ragazze volontarie che gestivano il front-office». IL VERDE. Trimboli aveva proposto a Ferservizi anche la gestione da parte del comune del verde, il quale, a sua volta, sarebbe stato affidato ai privati in cambio di un cartello pubblicitario come avviene per le rotatorie. «Loro sostengono che il verde non sia un problema in quanto viene curato regolarmente, ma noi volevano fare una cosa più bella come scrivere Milazzo con il taglio artistico delle piante che naturalmente esula da una gestione ordinaria». Sui collegamenti con il centro cittadino gravano i tagli dei finanziamenti regionali e l’assenza di fondi aggiuntivi da parte del comune di Milazzo. Condividi questo articolo Facebook Twitter Email Print Whatsapp Linkedin Visite: 4.974 CONTINUA A LEGGERE SU OGGIMILAZZO.IT