Come unico siciliano parteciperà alla finale nazionale del “Kangourou della Matematica 2017” che si terrà a Cervia/Mirabilandia il 29 e 30 settembre e 1 ottobre 2017. Lui si chiama Filippo Giaimo e frequenta la V B del plesso Carrubaro del Terzo Comprensivo Milazzo. Filippo ha disputando la semifinale a Catania del Kangourou della Matematica superando la severa selezione regionale. Aveva già superato la prima fase espletata a scuola nel mese di marzo con altri sei compagni: categoria “Cadet”, Marco Iarrera e Mattia Mandrich. Categoria “Benjamin”, Francesco Saporita. Categoria “Ecolier”, Filippo Giaimo, Giulia Italiano, Alice Amalfa e Samuele Saraò.

I sette alunni hanno disputato a Catania la finale regionale, confrontandosi con quesiti di livello abbastanza elevato di difficoltà, ma Filippo, con invidiabile self control, ha risposto correttamente a tutte le domande. La sua eccezionale affermazione rappresenta la punta di diamante di un percorso iniziato sui banchi della scuola, tra i compagni di classe e i “grandi” della media, tutti insieme a formare la Squadra del Terzo.

L’attrazione e il fascino della matematica, sapientemente seminati da docenti entusiaste e competenti, uniti al piacere di mettersi in gioco e al gusto di una sana e motivante competizione, hanno spinto Filippo a partecipare a tutte le gare cui la scuola ha aderito. Ha avuto buoni risultati sia ai “Giochi di autunno” organizzati dal Centro Pristem- Bocconi, che ai Giochi del Mediterraneo – Aipm. In questo caso è arrivato primo alle finali d’area svoltesi presso l’Itet Leonardo da Vinci, conquistando l’accesso alla finale nazionale a Palermo del 6 maggio scorso.

«Le significative esperienze che hanno ripetutamente coinvolto i bambini e i ragazzi del Terzo Comprensivo – dice la dirigente Licia D’Alì – attraverso attività ludico-didattiche svolte nel corso dell’anno (festa del P greco, laboratori, giochi e simulazioni in presenza e on line attraverso il blog “Il Terzo Einstein”), si collocano nella logica della valorizzazione delle eccellenze e nel contempo promuovono per tutti e per ciascuno percorsi di esplorazione/scoperta della matematica e della scienza come “palestre” dove bambini e ragazzi non si cimentano con regole, formule e procedure astratte, teoriche, lontane; al contrario, hanno l’opportunità di mettersi in gioco, di incontrare la realtà e l’esperienza, di affrontare e risolvere problemi, di imparare… ad imparare».