Gli impianti della Raffineria di Milazzo visti dal mare Amianto e gas “killer”, alla Raffineria di Milazzo 17 indagati per sette morti “silenziose” 21 Giugno 2017 Cronaca 23 Commenti Sono diciassette gli indagati della Raffineria di Milazzo nell’ambito di una inchiesta sulla morte di sette operai dell’indotto causata – secondo l’accusa – dalla presenza di fibre di amianto e gas letale sul luogo di lavoro. A presentarsi venerdì 23 giugno davanti al giudice per l’udienza preliminare del tribunale di Barcellona sarà solo il rappresentante legale della Ram per “responsabilità amministrative” (legge 231). Le accuse per l’azienda sono legate alla morte di due operai dell’indotto e lesioni colpose per un terzo. Se la sua difesa non sarà convincente si terrà il processo. I diciassette indagati – che ancora non avrebbero avuto notificata la richiesta di rinvio a giudizio secondo quanto appreso da Oggi Milazzo – sono tutti dirigenti della Ram che si sono susseguiti tra il 1984 ed il 2010, insieme ad alcuni imprenditori che hanno lavorato in subappalto all’ interno della struttura. Sono accusati di sette le morti “silenziose” avvenute tra il 2006 ed il 2013 a causa dell’ amianto e gas “Killer”. L’ipotesi è di omicidio colposo. A scriverlo è la Gazzetta del Sud in edicola oggi. Si chiamavano Salvatore Currò, Francesco Di Maio, Giuseppe Pollicino, Salvatore Saporita, Salvatore Scolaro, Nunziato Sottile e aldo Colosi, tutti deceduti tra il 2006 ed il 2013 per patologie oncologiche o legate a problemi polmonari come broncopatie, fibrotorace. L’ inchiesta della Procura di Barcellona è coordinata da procuratore capo Emanuele Crescenti. Condividi questo articolo Facebook Twitter Email Print Whatsapp Linkedin Visite: 5.941 CONTINUA A LEGGERE SU OGGIMILAZZO.IT