ISTITUTO COMPRENSIVO PRIMO. Massimo Tricamo ama la storia di Milazzo sempre alla ricerca di nuove scoperte e pronto a far conoscere la storia della città del Capo ai ragazzi con progetti un po’ diversi dal solito.

Buongiorno, lei è uno storico di Milazzo ed io sono Alice e frequento la classe IIB della scuola media Garibaldi, ho il piacere di intervistarla per il concorso indetto dalla testata giornalistica Oggimilazzo.

Il piacere è tutto mio ma tengo a precisare che non sono uno storico, ma un appassionato, perchè lo storico è colui che studia la storia, io non la studio, posso dire che mi incuriosisce conoscerla, io ho studiato alla facoltà di Scienze politiche, dove si studiano storia antica, storia moderna e storia contemporanea, ma la passione per la storia nasce diciamo ,fin da piccolo, a casa avendo  dei libri antichi, mi incuriosiva sfogliarli, ma la vera passione ricordo che venne fuori all’incirca quando ero in terza media e il mitico professore Pellegrino, per farci imparare un po’ di storia in modo diverso, ci disse di svolgere una ricerca sul personaggio a cui era stata intitolata la via in cui ognuno abitava, è stato da quel momento che ho incominciato ad essere sempre più curioso e lia curiosità dura tutt’oggi.

Lei è stato eletto da poco Presidente dell’associazione milazzese “storia patria”, farà qualcosa per far conoscere ai ragazzi di Milazzo un po’ di storia della propria cittadina?

Certo, per far conoscere la storia di Milazzo ai ragazzi ho già in mente dei progetti, un po’ diversi dal solito. Per insegnare la storia secondo me non bisogna essere “rigidi”, bisogna essere “innovativi”, la storia deve essere insegnata “giocando” non “imponendo”, un esempio, per far imparare la storia di Luigi Rizzo ai ragazzi si potrebbe far vedere un film oppure, fare un puzzle con varie immagini che narrano la sua storia, bisogna essere bravi a non annoiare i ragazzi, bisogna somministrare la storia in “pillole”.

Nell’ultimo periodo Milazzo è un po’ trascurata, cosa si potrebbe fare per valorizzarla?

Si, Milazzo è una cittadina che se valorizzata ha delle potenzialità enormi, ma il problema è che molte persone dovrebbero essere più pulite con la propria città, il problema si può eliminare grazie alle due grandi agenzie educative ovvero la scuola e la famiglia, a scuola si dovrebbe insegnare il rispetto verso la propria città e si dovrebbe dare il buon esempio soprattutto in famiglia. Un padre che butta la cicca della sigaretta a terra non dà certamente un buon insegnamento ai figli, e così inizia un ciclo, l’altro signore vede l’altro buttare la sigaretta a terra e butta anche la sua, e così via, creando un ammasso di cicche di sigarette, cartacce, bottiglie, lattine… da piccolo lo facevo anch’io, scrivevo suo banchi, sui muri, buttavo le cartacce a terra, ma poco a poco crescendo, con l’esempio di mio cugino, un maniaco della pulizia della sua città, ho capito che non era giusto quello che facevo ed ho rimediato ai miei errori.

Lei sa quasi tutto della cultura di Milazzo, dalla storia del Castello ai reperti dell’Antiquarium, sa tutto a memoria o qualche volta deve anche lei sbirciare sui libri?

Assolutamente no, come tutti anche io, anzi soprattutto io, ho bisogno di studiare ogni giorno per sapere sempre di più, non si finisce mai di imparare, di conoscere, è per questo che abbiamo tutti bisogno di conoscere   la storia della nostra città, per diventare cittadini consapevoli e rispettosi.

ALICE TRIMBOLI II B

Scuola Media Garibaldi