ISTITUTO COMPRENSIVO PRIMOSono un ragazzino milazzese che vi racconterà la sua esperienza nel mondo del calcio grazie ad un’intervista a Michelangelo Picciolo che ci parlerà della suo inserimento nello sport senza trascurare una grande persona, fondamentale nella sua vita, Padre Peppino Cutropia.  La mia passione per il calcio è nata quando avevo tre anni, ho giocato in alcune squadre milazzesi come: G.S.D Don Peppino Cutropia, S.S Vincenzo Patti ed S.S Milazzo. Il calcio ormai fa parte della mia vita, una volta entrati in questo magnifico “tunnel” è difficile uscirne perchè credo che le emozioni che dà questo sport, restino per sempre.

Lei è il Presidente della società calcistica milazzese G.S.D Don Peppino Cutropia che ringrazio di cuore per questa opportunità. Come è nata la sua passione per il calcio?

La mia passione per il calcio è nata non perchè mi piacesse questo sport ma perchè un giorno mentre andavo a scuola incontrai Padre Cutropia che mi disse di andare un pomeriggio all’attuale Marco Salmeri (ex Grotta Polifemo) a fare un allenamento, ed io lo stesso il pomeriggio mi recai ad allenarmi per la prima volta nella squadra della chiesa S.Cuore, da lì è cominciata pian piano la mia passione per il calcio. Essendo uno sport di squadra, mi piaceva condividere le emozioni e i bei momenti con altri ragazzi, avendo trovato ciò che mi soddisfaceva ho continuato. In quegli anni , Padre Cutropia era un uomo che riusciva a fare gruppo.

Ha praticato altri sport?

Ero indirizzato a fare altri sport come il karate (praticato per 12 anni), ero un bravo nuotatore, infatti ho giocato anche a pallanuoto. Dopo la morte di Padre Cutropia la parrocchia ebbe un momento di buio e sconforto perchè giustamente era morto il Parroco, e che Parroco, un uomo con una personalità forte che riusciva sempre a farti sentire importante, se doveva punirti, lo faceva, ma era sempre il più grande punto di riferimento per tutti. Ho fatto miei i valori donati da Padre Cutropia e assieme ad altri ho iniziato questa nuova attività come riconoscimento al mio grande maestro. Di lui si può palare tanto ma si può sintetizzare la sua vita ricordando che Padre Cutropia era una persona che riempiva i luoghi che frequentava, perchè sapeva essere padre, sapeva essere amico, sapeva essere un parente, lui aveva tutte queste qualità , trovava in ogni situazione la soluzione per stare bene, era anche un grande prete, un uomo che ti faceva amare Gesù attraverso lo sport, attraverso la felicità, era un grandissimo uomo di Gesù , con un’ immensa umanità ed un cuore grande . Ai giovani ha voluto trasmettere i valori veri della vita, ha voluto educare i ragazzi e metterli sulla retta via. Adesso l’obiettivo maggiore è far vincere la coppa Disciplina alla juniores della società come hanno fatto gli allievi l’anno precedente, perchè questo trofeo è il modo migliore per far capire che lo sport, tanto amato da don Giuseppe Cutropia, è educazione e disciplina.

Lei è felice di aver coltivato questa passione?

Moltissimo, sono felice della posizione nella società perchè riesco a mettere in pratica in ogni categoria i miei i obiettivi educativi.

                                                                                 FRANCESCO QUATTROCCHI II B

                                                                                   Scuola Media Garibaldi