ISTITUTO COMPRENSIVO SECONDO. Il Bullismo è un argomento che trattiamo molto spesso a scuola. Le insegnanti spesso ci invitano a discutere e soprattutto a conoscere bene questo fenomeno sempre più in crescita negli ultimi anni. Il bliismo è l’insieme di violenze, prepotenze fisiche verbali e psicologiche che si ripercuotono su un individuo, solitamente la vittima è molto giovane e statisticamente si è potuto notare che il fenomeno è molto diffuso nell’ambiente scolastico. Gli esperti, infatti, considerano la scuola il luogo più a rischio, proprio perché centro di aggregazione sociale primario. La vittima, ha sempre lo stesso atteggiamento. Tende a isolarsi, a rinchiudersi in se stessa con una incapacità che sfiora la patologia nell’incapacità di reagire alle angherie che quotidianamente è costretto a subire. Al contrario il “bullo” solitamente è aggressivo, insicuro e ha bisogno di attirare l’attenzione su di sé sfogando le sue frustrazioni sul più debole. Questa aura di grandezza e di invincibilità è fondamentale nella formazione del branco che lo circonda e lo aiuta nelle scorribande quotidiane. Gli psicologi hanno potuto notare, che se scoperti, questi soggetti riescono a mettere in campo una capacità recitativa lacrime comprese che quasi li fa sembrare vittime invece che carnefici.

Proprio per questo motivo diventa fondamentale la capacità degli operatori scolastici nel riuscire a riconoscere tanto i vessati quanto i vessatori, due facce della stessa medaglia e mettere in campo le adeguate strategie di intervento educativo, andando a ricercare anche con l’aiuto della famiglia l’origine del problema.

Francesco Toto VA Sacro Cuore

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