Gli studenti della II A di “Chimica dei Materiali” dell’Istituto “Ettore Majorana” al “Festival dei Giovani” di Gaeta per parlare di “A Scuola di Open Coesione” . Ormai giunti alla fase finale del progetto, gli studenti davanti a Carlo Amati della Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento per le Politiche di Coesione – hanno parlato di “Sea Of Tomorrow” il loro monitoraggio civico condotto nell’ambito dell’iniziativa. Nell’aula consiliare del comune di Gaeta i ragazzi hanno mostrato i loro lavori multimediali e un video di sintesi sul progetto “Stitam”, un prototipo realizzato dalla “Navtec” con il supporto del Cnr e dei più importanti atenei siciliani, orgoglio della ricerca europea, finalizzato alla tutela dell’ambiente marino e di cui l’ente attuatore è il Miur.

Gli alunni hanno fatto notare che monitorate un progetto sperimentale di questa importanza, sul quale sono stati investiti diversi milioni di euro, non è stato semplice. «Partendo dai dati forniti dal sito di OpenCoesione – hanno relazionato – abbiamo deciso di proseguire il nostro monitoraggio sottoponendo un campione di 2000 persone (di diverse età e estrazione sociale) ad un sondaggio sulla conoscenza del progetto, sulle politiche di coesione e sul monitoraggio civico. I risultati ci hanno lasciati basiti quando, non solo oltre l’80% del campione non sapeva cosa fossero le politiche di coesione ma, una volta informati attraverso le nostre pagine social (Twitter e Facebook) e il nostro blog, ben oltre il 65% si è comunque detto non interessato a voler sapere come vengono spesi i soldi pubblici.  Cosa che ci ha fatto molto riflettere».

Questo lavoro è stato definito da Carlo Amati, che si è complimentato con gli studenti, «prezioso e molto interessante e li ha invitati a proseguire anche dopo la chiusura del progetto». I ragazzi alla fine del loro intervento, hanno ringraziato i rappresentanti del Consiglio dei Ministri e del Ministero e le professoresse Lucia Scolaro e Anna Maria Miroddi che li hanno seguiti per tutto il monitoraggio e accompagnati a Gaeta. Un grazie particolare è stato rivolto loro anche al dirigente del Majorana Stello Vadalà che «non solo non ci fa mai mancare il suo supporto – hanno detto – ma ci fa essere fieri di appartenere a questa bellissima scuola. Questa è stata un’esperienza che ci ha dato l’opportunità di maturare quel senso civico che è importante per edificare una società migliore, dove la partecipazione e l’interesse sul come vengono spesi i soldi pubblici diventa un modo per avvicinare i cittadini di oggi e di domani alla “cosa pubblica”».