ISTITUTO LEONARDO DA VINCI. Risale allo scorso autunno l’emanazione dell’ordinanza comunale n° 169 del 31.10.2016. Una decisione presa dal sindaco Giovanni Formica per limitare la diffusione della musica al di fuori dei locali del Borgo di Milazzo oltre gli orari consentiti nonché di far fronte al problema del “sudiciume“ che a fine serata sfregiava uno dei più bei borghi d’Italia. Ne è conseguita una vera e propria guerra scatenatasi tra due fronti contrapposti: da una parte i residenti del Borgo appoggiati dall’amministrazione comunale, dall’altra i gestori dei locali sostenuti dalla popolazione giovanile milazzese e non.

Il borgo che fino a qualche mese fa era il centro della movida dell’hinterland, luogo di incontro e svago, base di differenti eventi musicali , è diventato un luogo dimenticato e quasi deserto. I giovani hanno trovato nuovi luoghi d’incontro nelle città vicine creando un danno all’economia locale. Barcellona, da anni trascurata, ne ha tratto vantaggio con l’apertura di diversi locali sempre molto affollati.

Come può Milazzo non sfruttare le sue bellezze e potenzialità? Perché colpire i pochi pilastri che mantengono viva l’attività economica? Non sarebbe stato più opportuno avviare una campagna di sensibilizzazione tra gli esercenti e i giovani, finalizzata al rispetto del territorio e delle regole di civile convivenza? Forse sarebbe stato meglio tutelare il Borgo con l’ausilio di personale pronto a multare i trasgressori, favorendo lo svolgimento di piacevoli serate e non l’economia delle città vicine a discapito della nostra.

ANTONIO ANDALORO VC AT