Anche l’Ican “Domenico Ryolo” di via Impallomeni festeggerà la Festa della Donna. Domani 8 marzo il museo allestito presso l’ex Carcere Femminile rimarrà aperto dalle 18,30 alle 21,30. Un’apertura straordinaria per rivisitare le tinte rosa della Milazzo di ieri. Un omaggio alle raccoglitrici di gelsomino ed alle loro coraggiose battaglie sindacali, alle stipatrici di tonno in scatola della Tonnara del Tono ed alle donne della Piana che come la bella Crocifissa Caravello confezionavano in elegantissima carta-pizzo le uve precoci da tavola destinate ai mercati tedeschi.
“Milazzo in rosa”, questo il titolo dell’iniziativa promossa dai volontari nel luogo destinato sino agli anni Cinquanta proprio alla detenzione delle donne, quel «Carcere Femminile» di cui saranno descritte le celle, il cortile per l’ora d’aria e l’abitazione della signora che esercitava le funzioni di guardia carceraria. Provenivano da Reggio Calabria, da Messina e dai diversi comuni della provincia (S. Piero Patti, Gualtieri Sicaminò, Pace del Mela, etc.) Detenute per furto, per calunnia, per incesto, per infanticidio o, più genericamente, per omicidio, di loro restano le schede di detenzione compilate negli anni Venti-Trenta del Novecento con tanto di impronte digitali. Nelle sale museali che oggi ospitano reperti etnoantropologici, un tempo lacrime e dolori di vite traviate e spezzate. Un’occasione per riflettere sull’universo rosa del nostro passato recente e lontano.