PACE DEL MELA. «Non sono contraria alla realizzazione di un aeroporto nel comprensorio di Milazzo e della Valle del Mela però è fondamentale e indispensabile valutare tutti gli aspetti positivi e negativi». A parlare è la consigliera comunale Angela Bianchettiche chiede la creazione di una commissione intercomunale con la partecipazione di amministrazioni comunali, associazioni e tecnici e valutare attentamente e nel dettaglio tutta la documentazione e successivamente fare una valutazione.

«Iniziamo da quelli positivi – spiega –  Verrà realizzata un’opera infrastrutturale importante che darà ossigeno all’economia del territorio creando anche occupazione e soprattutto si intraprenderá quel percorso di cambio di rotta abbandonando lo sviluppo industriale che ha creato principalmente devastazione e problemi sanitari. Ma esistono anche gli aspetti negativi. Siamo in un’area ad elevato rischio di crisi ambientale e un aeroporto è anche fonte di inquinamento. Il progetto è compatibile? Il torrente Mela ha forti criticità e abbiamo notato purtroppo gli eventi alluvionali. La realizzazione dell’aeroporto peggiorerà ancora di più la situazione del Mela? Il progetto é compatibile con il piano paesaggistico appena approvato?  Nella zona individuata esistono diversi nuclei abitativi. Quali saranno le conseguenze per i cittadini che ci abitano? Non dimentichiamo l’inquinamento acustico».

Secondo la consigliera lBianchetti la realizzazione dell’aeroporto nel nostro territorio «rappresenta una scelta importante com’è stata l’industrializzazione negli anni 50». «Questa scelta non può essere fatta con superficialità e per istinto emotivo. Si dovrebbe creare una commissione intercomunale con la partecipazione di amministrazioni comunali, associazioni e tecnici e valutare attentamente e nel dettaglio tutta la documentazione e successivamente fare una valutazione».

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edo
edo
7 anni fa

Quando si inizia con “non sono contraria alla realizzazione” bisognerebbe invece avere il coraggio di dichiararlo . La inviterei però allo stesso tempo a riflettere come mai da diversi anni ormai la popolazione giovanile del comprensorio, soprattutto quella più produttiva, sta scomparendo e si sa che quando ad una polazione manca il suo futuro é praticamente morta .

Paolo
Paolo
7 anni fa

Nei dubbi che si pone, esistono già le risposte. Piano paesaggistico, zona ad alto rischio ambientale ed idrogeologico, basterebbero ed avanzerebbero. La chiosa, legando il tutto allo sviluppo industriale degli anni ’50; lo stesso che ci ha portato in zona ad alto rischio ambientale. Trovare politici con il coraggio di dire no, senza stare in mezzo al guado, è ormai cosa rara