La Fondazione Lucifero perde due consiglieri. E a farne le spese è, principalmente, il comune di Milazzo. Il Consiglio di amministrazione presieduto da Enzo Russo, martedì sera ha accolto la direttiva dell’assessorato regionale alla Famiglia che da mesi chiedeva alle Ipab del Capo il taglio dei componenti del cda. La modifica dello statuto è avvenuta: da sette consiglieri si è passati a cinque. A perdere la possibilità di nominare un proprio rappresentante all’interno dell’ente benefico saranno la Regione e il Comune di Milazzo che rimane con un solo componente. Lo potranno continuare a indicare la Prefettura, la Curia, la Corte d’Appello di Messina e il Provveditorato.

Secondo alcune indiscrezioni il dibattito è stato serrato. Tutti d’accordo sul consigliere della Regione che non lo ha mai nominato e che, comunque, mantiene la vigilanza delle Ipab. Toni sostenuti per la scelta del secondo “taglio”. In ballottaggio c’erano il componente del Provveditorato (attualmente vacante dopo le dimissioni del consigliere comunale Franco Rizzo e per la quale è stata indicata la moglie, la professoressa Annamaria Miroddi) e quello del comune.

A tutelare palazzo dell’Aquila sarebbero stati  Francesco Iannuncci (Curia) e Antonio Nicosia (Comune). A non volere rinunciare al componente del Provveditorato, invece, Francesco Marullo di Condojanni (Corte d’Appello) e Maria Di Nardo (Prefettura). A fare l’ago della bilancia poteva essere il presidente Enzo Russo che fino all’ultimo avrebbe preferito, però, rimanere super partes e, di fatto, non tutelare l’ente che lo ha nominato. Le scintille con la nuova amministrazione guidata da Giovanni Formica, evidentemente, covano ancora sotto la cenere.

Alla fine il passo indietro di Iannucci e Nicosia ha evitato che l’ente venisse commissariato. Il punto posto all’ordine del giorno è stato, così, approvato all’unanimità, ma solo formalmente. L’assessorato regionale ha rispedito al mittente il bilancio consuntivo 2015, intimando al cda di modificare prima lo statuto che, comunque, sarà operativo solo dal prossimo rinnovo del Cda previsto nella seconda metà del 2017.

La Fondazione Lucifero è tra le Ipab più attive e ricche dell’isola. E’ uno dei pochi con i bilanci in attivo e decine di milioni di euro di possedimenti. Quasi tutte le attività della Baronia, a Capo Milazzo, sono di proprietà dell’ente benefico.