LA PROPOSTA. Cedere in comodato i Molini Lo Presti all’Autorità portuale di Messina per ristrutturarlo e trasformarlo in una cittadella dei servizi del porto. L’immobile che si affaccia sulla via dei Mille rischia di essere venduto all’asta per una cifra inferiore a 3 milioni di euro, praticamente un terzo del reale valore dell’immobile di via dei Mille. L’ente comunale, d’altro canto, non ha i fondi per ristrutturarlo e da decenni rimane abbandonato. La soluzione? Una collaborazione con l’Autorità portuale. Tra qualche giorno si terrà una riunione del comitato portuale ed il sindaco Giovanni Formica chiederà al presidente dell’Autorità, Antonino De Simone di discutere degli investimenti che l’ente messinese dovrà pianificare in questo triennio di gestione straordinaria con il cospicuo avanzo di amministrazione.
L’idea è di ribadire l’opportunità di realizzare, proprio ai Molini lo presti, la porta del mare, non chiedendo più che il bene venga acquistato, ma manifestando la disponibilità a cederlo in uso anche solo parzialmente. Questo permetterebbe di fare nascere una “cittadella dei servizi del porto”, trasferendo nel polo la Capitaneria e tutte le altre attività presenti lungo il molo Marullo sul quale, al posto loro, potrebbero sorgere, ad iniziativa dei privati, attività al servizio del turismo, anche crocieristico.
“Ritengo che si tratti di un ipotesi interessante per la città, che va realizzata– ha detto il sindaco Giovanni Formica – perché ci consentirebbe di porre fine ad anni di inerzia che hanno portato i Molini Lo Presti nelle condizioni che conosciamo. Questa sinergia con l’Autorità portuale di Messina ci darebbe la possibilità di ottenere la riqualificazione dell’edificio senza oneri per il Comune, che in atto non può neppure immaginare di fare. E ancora se è vero che il porto si prepara ad ospitare le grandi navi da crociera, la scommessa Molini va ancor più portata avanti. Perché può rappresentare una svolta per dare alla città di Milazzo quelle soluzioni che consentano di trovare nel waterfront un opportunità di crescita e sviluppo. In tale ottica la disponibilità di tutti gli immobili del Molo Marullo ci permetterà di trasformare una anonima banchina che ospita uffici istituzionali in un accogliente luogo turistico a supporto della nautica da diporto e del crocierismo».

«Quell’area – prosegue il sindaco – attraverso il cambio di destinazione d’uso, dovrà caratterizzarsi, per la presenza di ristoranti e strutture dedicate ai turisti e di supporto alla nautica come avviene nei “canali” di Copenaghen o a Barcelona di Spagna. E andrebbe ad integrarsi col progetto che da sempre l’Autorità portuale intende sviluppare a supporto del crocierismo con l’allargamento del dente di Molo Marullo per l’attracco delle navi da crociera di grosse dimensioni e con la previsione di strutture idonee alla sosta in rada come avviene in tante città. Insomma credo che getteremo le basi per dare importanti prospettive alla città sfruttando la risorsa principale che è il mare”

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cittadino attento
cittadino attento
8 anni fa

Continua– Il Mulino a vento gestiscilo tu come 1° cittadino . I soldi dell’entrata operoso del porto comm.e industriale , li gestisci aggiustando l’edificio alla fine lo consegni alle forze dell’ordine , cap.di porto , polizia , vv.uu , sanità marittima etc. Socrate diceva: conosci te stesso ma quel che importa non è arrivare a definirsi.

cittadino attento
cittadino attento
8 anni fa

Dal dire a fare c’è di mezzo il mare . Formica non fare perdere la testa ai proprietari dei ristoranti , altrimenti si fanno guai , li distruggi . Già è successo con la chiusura dei cancelletti nell’area porto facendo chiudere qualche esercente a favore del bar area porto del terminal aliscafi.

massimo
massimo
8 anni fa

Sindaco di Milazzo , non ti inventare cose assurde. La città non è una metropoli e manderesti in crisi i locali fuori dal porto ,se dopo fanno i muri facciamo la muraglia cinese . Inconcludente e senza idee. Per quanto riguarda il Molino , perché dare all’autorità portuale ? Comandano con i nostri sodi , servizi operanti nel territorio di Milazzo? Cioè porto e industrie .

gigi
gigi
8 anni fa

Caro Sindaco, chiedi alla raffineria di comprare il terreno “ex pastificioPuglisi” per farne un parcheggio a raso che potrà gestire per 10 anni per recuperare il costo d’acquisto e poi donarlo alla città. Milazzo ha fortemente bisogno di parcheggi vicino al porto antico. quella è l’unica area rimasta libera.

Antonio
Antonio
8 anni fa

Ok, fate anche la funivia, la scala mobile, il tunnel e il porto in marina. Ho dimenticato qualcosa?