Quasi un milazzese su tre si è recato alle urne per esprimere la propria preferenza sul referendum delle trivelle. Il dato finale infatti evidenzia una partecipazione alla consultazione del 31,27% pari a 8.124 persone. Più donne (4.160) rispetto agli uomini (3.964). Lo scrutinio nelle 37 sezioni ha confermato – come del resto si prevedeva – la schiacciante vittoria del SI (7.417 voti, percentuale del 92,45 per cento), mentre i NO sono stati appena 606 (7,55%).

Il quorum è dunque rimasto molto lontano e la percentuale di Milazzo è stata perfettamente in linea con quella nazionale (31,18% degli aventi diritto). L’unica regione ad aver raggiunto il quorum è stata la Basilicata con il 50,2%.

Il quesito sul quale sono stati chiamati ad esprimersi gli elettori chiedeva che, al momento della scadenza delle concessioni, venissero fermati gli impianti di estrazione entro le 12 miglia nautiche, anche in caso di presenza di altro gas o petrolio nei giacimenti. Il quesito non riguardava la possibilità di creare nuovi impianti entro le 12 miglia, già vietati dall’attuale legge, ma che le 21 concessioni al momento già esistenti potessero continuare senza limiti di tempo.

 

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senzapelisullalingua
senzapelisullalingua
8 anni fa

Come volevasi dimostrare, pochi hanno capito il “vero” quesito e hanno espresso il voto liberamente;
Tanti hanno perorato la causa del governo nazionale che ha favorito ancora una volta le lobby….
e poi i milazzesi sono bravissimi a seguire il pecoraio di turno…..

Scoraggiato
Scoraggiato
8 anni fa

Il voto è ormai diventato strumento per l’esercizio del proprio interesse e non del proprio intelletto

CDV
CDV
8 anni fa

Nessuna telefonata, nessuna visita a casa, nessun saluto in strada con riverenza, quindi nessun nome, nessuna promessa, nessun riguardo e … nessun voto… Senza soddi non si canta missa… Vinnuti e viggogna!!!