«La corruzione è un fenomeno dilagante nella società, non soltanto come reato ma come un modus comportandi, come un modo di intendere la vita. Il messaggio che vogliamo lanciare da questo convegno, soprattutto ai giovani, è di rinnovare e scuotere le coscienze sociali». Così Alessandro Seminara, presidente del Rotary club di Milazzo, ha introdotto l’incontro dibattito di sabato 16 aprile dal titolo “Guarire dalla corruzione”. Una giornata di studi e proposte aperta con l’intervento dell’ingegnere Sergio Castellaneta, Past President del club milazzese, che ha letto il messaggio di apprezzamento del Quirinale per il convegno. L’iniziativa ha vissuto due momenti distinti: la prima, mattutina, al teatro Trifiletti di Milazzo; la seconda, al Convento delle Benedettine, dal titolo: “Legalità: l’impegno del Rotary e del Rotaract”.

La sessione mattutina, coordinata e stimolata da Nino Amadore, giornalista del Sole 24 ore, ha riunito operatori del diritto, funzionari regionali e dell’Anac, amministratori pubblici, esponenti politici ed istituzionali, S.E. il cardinale Paolo Romeo («Ci sono leggi che servono a legalizzare le illegalità, poiché non mirano all’efficienza del sistema», ha detto) e rappresentanti del Rotary per un confronto ricco e serrato sul sistema della corruzione e sui possibili rimedi.

Nel corso della manifestazione è emerso il tempismo con cui il convegno si inserisce nell’agenda politica italiana, considerato che venerdì è stato varato il nuovo codice degli appalti elaborato dall’Anac, presente al convegno col magistrato Michele Corradino, uno degli estensori, il quale ha sottolineato che «la nuova normativa rappresenta un cambiamento epocale nella filosofia degli appalti» in quanto c’era bisogno di «un quadro normativo chiaro e certo per rimuovere le opacità di sistema dentro cui si annidano i comportamenti corruttivi».

Chiara e forte è emersa la denuncia dell’architetto Vincenzo Pupillo: il funzionario della Regione Siciliana ha rilevato come, malgrado le previsioni della legge regionale 12/2011, la riorganizzazione degli uffici competenti, attualmente al vaglio della Giunta, cancelli la vigilanza su servizi e forniture, cioè resterebbero privi di controlli 6 miliardi di euro di contratti pubblici su un totale di 7,3 miliardi. Lo stesso Pupillo ha infruttuosamente segnalato al direttore del dipartimento la necessità di attuare la legge 12 con la costituzione del previsto osservatorio, ma la proposta è rimasta inascoltata. L’intervento dell’architetto Pupillo ha provocato l’attenzione dell’onorevole Giorgio Assenza, componente della Commissione regionale Antimafia, il quale ha annunciato che intende ascoltare ufficialmente il funzionario in Commissione.

Contributi al dibattito sono venuti da Emanuele La Rosa, docente di diritto penale all’università di Reggio Calabria e studioso dei fenomeni corruttivi; dal sindaco di Milazzo, avvocato Giovanni Formica; dall’avvocato Fabrizio Formica, componente dell’Osservatorio sul giusto processo dell’Unione delle Camere penali; dall’avvocato Francesco Chillemi, segretario della Camera penale di Barcellona Pozzo di Gotto, da Aristotele Malatino, della facoltà di Scienze politiche di Messina e dall’onorevole Francesco D’Uva. La sessione pomeridiana dei lavori ha visto impegnati il dottor Andrea Chiovo, RD Rotaract per l’anno 2016-2017, il dottore commercialista Attilio Liga, il sindaco di Furnari, Mario Foti, e l’avvocato Giovanni Vaccaro, già componente del Consiglio nazionale forense.

Il Governatore del Distretto Rotary Sicilia e Malta, Francesco Milazzo, nelle sue conclusioni, ha confermato l’impegno del Rotary verso comportamenti indirizzati all’etica e alla legalità sottolineando la necessità di formare le coscienze a partire da interventi costanti nella scuola.