Via Medici (foto archivio)Rifiuti, dal 30 aprile a Milazzo si rischia la paralisi? 12 Aprile 2016 Ambiente 18 Commenti Senza un intervento della Regione o del Prefetto di Messina il comune di Milazzo a partire dal prossimo mese rischia l’emergenza sanitaria? Il sindaco Giovanni Formica ha inviato una lettera al presidente della Regione, al Ministro per l’Ambiente e al presidente della SRR della città metropolitana, informando anche il prefetto per aprire una discussione sul tema dei rifiuti ed in particolare sull’impossibilità di procedere all’affidamento del servizio per periodi superiori ai 30 giorni. Una questione delicata non solo per la responsabilità che viene data ai sindaci, ma per il fatto che il prossimo 30 aprile saranno interamente decorsi i 18 mesi che la legge prevede come termine massimo per il ricorso da parte dei sindaci alle ordinanze contingibili e urgenti per l’affidamento del servizio. “Da quel momento – scrive Formica -considerato che la SRR (Società per la regolamentazione gestione dei rifiuti) della città metropolitana di Messina, pur costituita, non risulta operante e che l’Ato Me2 si trova in stato di liquidazione, cosa dovrà fare un amministratore per scongiurare emergenze sanitarie? Il sindaco di Milazzo evidenzia che ormai da diversi anni “il legislatore siciliano ha posto in capo a queste società la competenza per l’affidamento del servizio di gestione integrata dei rifiuti, disciplinando le modalità di celebrazione delle gare e le attività consequenziali, ivi comprese quelle in capo ai Comuni facenti parte degli ATO”. Ricorda che nel 2013 Milazzo ha stabilito di costituire un ARO, ha proceduto all’adozione del piano di intervento e ad inviarlo all’assessorato regionale per l’approvazione, ad oggi non ancora intervenuta. Da allora si procede facendo ricorso ai poteri di ordinanza sindacale. AGGIORNAMENTO. Il sindaco Formica ha ritenuto opportuno precisare la posizione espressa nel comunicato ufficiale del comune riportato da Oggi Milazzo. «Nessun rischio di paralisi né di emergenza igienico sanitaria – sottolinea il primo cittadino di Milazzo – Ho sollevato un problema giuridico che, se non portato a soluzione, difficilmente permetterà ai comuni di programmare il servizio di igiene urbana in maniera da ottimizzare i risultati e ridurre i costi. Il codice dell’ambiente stabilisce che il sindaco può fare ricorso ai poteri di ordinanza per un tempo massimo di 18 mesi e noi lo raggiungeremo il 30 aprile. Allo stesso tempo la legge sottrae ai comuni la competenza in materia di gestione della raccolta e smaltimento e la assegna alle SSR, impedendo, di fatto, la celebrazione di una gara. Questo, comunque, non significa che dal giorno successivo avremo la città invasa dai rifiuti. Ho già annunciato al Presidente della Regione e agli altri destinatari della mia missiva che, in mancanza di un intervento chiarificatore, procederò ancora all’affidamento con ordinanza ai sensi del Testo Unico degli Enti Locali, assumendomene la piena responsabilità». Condividi questo articolo Facebook Twitter Email Print Whatsapp Linkedin Visite: 2.854 CONTINUA A LEGGERE SU OGGIMILAZZO.IT