Colletta di due euro per salvare il Comune: la replica di Franco Otera

LA LETTERA. Avvio di un provvedimento disciplinare per Franco Otera. La notifica è avvenuta stamattina. Il funzionario del comune di Milazzo aveva proposto all’amministrazione comunale di Milazzo di promuovere tra gli impiegati una colletta di almeno due euro per creare un fondo cassa che consentisse agli uffici di affrontare le spese quotidiane (carta, toner, spedizione di raccomandate) in attesa che l’ente approvasse i bilanci. Proposta che i vertici del palazzo comunale hanno ritenuta lesiva. Una storia raccontata da Oggi Milazzo (leggi qui) con un articolo nel quale venivano riportate – per  par condicio –  le posizioni di Otera e del sindaco Giovanni Formica. La stessa notizia ha trovato spazio sulla carta stampata come La Gazzetta del Sud. Attualmente la “paralisi” del comune di Milazzo è un argomento di stretta attualità che interessa l’intera cittadinanza.

Di seguito riportiamo il testo integrale di una lettera inviata alla mail redazione@oggimilazzo.it da Franco Otera in cui chiarisce la sua posizione. Se altre parti in causa volessero intervenire sull’argomento troveranno altrettanto risalto.

Caro Direttore,

Franco Otera

Lei se la poteva risparmiare! Esiste una norma sulla privacy che è stata abbondantemente valicata, poiché, sempre Lei, ha pubblicato la nota del Sindaco a me solo indirizzata. Tanto è vero che la missiva è pervenuta allo scrivente con due mail una con indirizzo l’Ufficio di Staff e una al sito comunale a me intestato. Poiché è pacifico che non sono stato io a fornirgliela, Lei, come le ho chiesto ieri, dovrebbe rivelare da chi ne è venuto a conoscenza.

Come le ho riferito nella conversazione telefonica da Lei richiesta, dopo che mi aveva inviato un messaggio, sono convinto che bisogna operare una denuncia. Gradirei, tuttavia, non farla da solo, posto che il Sindaco avrebbe maggiori ragioni delle mie per dolersi, visto che vede violata la sua posta.

Nessuno scontro direttore, solo una iniziativa che elideva alcune difficoltà oggettive. Ed è falso che l’iniziativa sia stata pubblicata in bacheca all’ingresso del Comune. Era una iniziativa subordinata alla condivisione dell’amministrazione, tanto è vero che le somme, eventualmente, raccolte dovevano essere consegnate all’economo comunale. Non è stata condivisa, buona pace. Evidentemente, qualcuno di poco cervello, avvalendosi del suo giornale, cerca di seminare gramigna.

Non attacca, con me non attacca, non mi interessa alcuna pubblicità. Veda direttore da Jean Luc Baudrillard in avanti ho compreso che la società dell’apparire porta alla superficialità. Lei e chi le ha consegnato gli atti un risultato lo ha ottenuto, in quanto mi è stato notificato in data odierna ore 12,50 l’avvio del procedimento disciplinare, nel quale si cita anche la sua pubblicazione.

             Da ciò ne ricavo:

a) Considerato che la sua pubblicazione è avvenuta alle ore 17,00 ca., visto che mi ha inviato un messaggio alle ore 16.59.43 con il quale mi annuncia che stava per pubblicare la mia lettera e quella del Sindaco, che Lei e il suo informatore eravate in possesso di notizie ben fondate.

b) Che la contestazione sia stata redatta successivamente alla sua pubblicazione.

Non si preoccupi per il procedimento disciplinare, avevo già risposto al Sindaco, e sono in grado di difendermi, poiché, è il mio parere, nulla di male comportava il mio scritto.

Avrei preferito parlarLe di quanti assistiti abbiamo nel Comune e nel Distretto, di come la Regione non si preoccupa dei disabili istituendo i liveas, di quanti finanziamenti comunitari, nazionali e regionali otteniamo, di quanti soldi facciamo risparmiare al Comune e, quindi, ai milazzesi con il nostro lavoro, mio e dei miei collaboratori, in silenzio. Provi a pensare che nel 2015 solo per l’assistenza agli anziani, a parità di prestazioni e di assistiti, abbiamo risparmiato oltre 195.000 euro, che equivalgono a 6 anni della mia retribuzione lorda.

Mi dispiace, poiché la conosco da tanti anni, che Lei continui ad attardarsi con queste fesserie. Buon lavoro.

Francesco Otera