Cade a pezzi la copertura del palischermo di S. Papino Si accentua ulteriormente il degrado dell’antica imbarcazione della Tonnara del Tono, da anni abbandonata all’incuria. Questa volta a cedere, sotto l’impeto del vento di Ponente, è stata un’ampia porzione dell’ondulina di copertura, da diversi anni scotta e bucherellata dalla grandine, tanto da non salvaguardare efficacemente il palischermo dall’azione non certo benefica dell’acqua piovana, che finisce così per aggravare la decomposizione delle strutture lignee della storica testimonianza tonnarota.

Come attestano le fotografie trasmesse quest’oggi da Massimo Tricamo alla sezione etnoantropologica della Sovrintendenza di Messina ed al sindaco di Milazzo, lo squarcio interessa la porzione poppiera dell’imbarcazione, la quale, malgrado le offese degli uomini e del tempo, reca ancora la denominazione e l’anno di ricostruzione, il 1937. L’ondulina distaccatasi dalla copertura è andata a depositarsi ai piedi dello stesso palischermo, dove erbacce e cartacce aggravano il quadro del degrado. Un degrado, quello del “S. Tommaso” e della sua copertura metallica montata più d’un decennio fa, denunciato da tempo da associazioni di volontariato e da studiosi, che da qualche anno si erano occupati di ripulire periodicamente l’imbarcazione, promuovendo nel contempo l’apposizione, in collaborazione con l’Istituto Nautico “Caio Duilio” di Messina, di adeguata cartellonistica turistica bilingue.

Un intervento di volontariato interrottosi tuttavia in occasione delle recenti elezioni amministrative, a causa del mancato rinnovo dei permessi necessari. Resta ora da chiarire quale sarà il futuro – se mai ci sarà un futuro – dell’imbarcazione sottoposta a tutela dalla Sovrintendenza e adesso aggredita più di prima dalle acque piovane che ne accelereranno inevitabilmente i fenomeni di marcescenza delle strutture lignee. Proprio lo scorso 2 ottobre il Sovrintendente Rocco Scimone, sollecitato da Tricamo, ritenendo necessario che fosse assicurata la conservazione del palischermo, invitava il sindaco Formica e l’assessore Salvatore Presti a «comunicare quali attività sarebbero state intraprese a tal fine, trasmettendo idonea richiesta munita della documentazione interente le tipologie d’intervento previste». Intanto un intervento immediato si rende necessario anche a tutela e salvaguardia di automobilisti e pedoni. Prima che prendano il volo altri pezzi della copertura.

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Paolo
Paolo
8 anni fa

Dove si trova il “famoso” esperto del sindaco ex grillino passato per convenienza in altra sponda politica che reperisce i fondi europei? Li cercasse e si facciano spostare a pezzi, da esperti del settore, quel che resta, e la parte mancante creata con sagome per far capire come era la barca in origine. Lasciarla marcire all’aperto ed in mano a nessuno è da politici da quattro soldi. Dire che non si può fare nulla è solo una scusa e nulla più.

Paolo Miroddi
Paolo Miroddi
8 anni fa

Ma perché non si mette fine alla lenta agonia di questo pezzo di storia milazzese ????
Visto che, nonostante tutte le chiacchiere che si sono fatte, se ne parla solo quando se ne rompe un altro pezzo e non si riesce a trovargli una sistemazione dignitosa, aiutiamolo a morire !
Una dignitosa “eutanasia”.

ciccio
ciccio
8 anni fa

in qualsiasi altro posto del nord europa ci sarebbe stata la fila per vedere quest’imbarcazione

Antonio
Antonio
8 anni fa

Abbiate pietà’….. Togliete quello scempio di monumento al l’incapacità amministrativa e ripulite la zona, ci fate più figura… Mentre ci siete eliminate anche palazzo dei giurati, i mulini lo presti e le due chiese del borgo prima che qualcuno si faccia male.

Piero
Piero
8 anni fa

Lo dico a malincuore e molto probabilmente tirandomi dietro molte critiche, ma oramai di quella imbarcazione non c’é più nulla da fare. Oramai non ha più senso tenerla lì in bella mostra: é brutta da vedere (sia la barca che la copertura), posta in una zona che avrebbe bisogno di un adeguato restyling e di un restauro da cima a fondo. Purtroppo quella barca andava salvaguardata anni fa, e ciò non é stato fatto.