IN CLASSE (La città raccontata dagli studenti di Milazzo). Al giorno d’oggi sentiamo sempre più spesso parlare di razzismo: alla radio, al telegiornale o semplicemente per strada. Quando sentiamo la parola razzismo pensiamo subito alle discriminazioni a causa del colore della pelle. In realtà il razzismo comprende una sezione più vasta di motivi per i quali viene esercitato: le differenze religiose, quelle economiche, sociali, politiche, anche le differenze di sesso. Fin dall’inizio delle prime civiltà, il razzismo è sempre stato presente; basta ricordare gli ebrei sterminati dai nazisti o i cristiani perseguitati dall’impero romano. Oggi, in Italia, il razzismo viene esercitato soprattutto sugli extracomunitari, che, molto spesso, sono vittima di violenze e abusi. Tutto questo perché sono diversi da noi. Ma come si può pensare che essere diversi sia una cosa sbagliata? Differirsi dagli altri rende il mondo unico e vario, non un motivo per cui esercitare violenza sugli altri. Parliamo tutti di razzismo e di come difendere la gente, ma nessuno fa davvero qualcosa. E la verità è che il razzismo c’è e continuerà ad esserci, fin quando davvero non ci impegneremo per combatterlo. Nel mondo ci sono così tante persone e culture diverse che dovremmo essere orgogliosi di stare a contatto con persone dalle quali possiamo apprendere molto, invece siamo sdegnati dal fatto che ci sia gente diversa da noi e con idee diverse. E’ davvero questo il mondo che vogliamo per i nostri figli? Per le generazioni future? Molte delle guerre oggi in atto sono causate dal razzismo. E allora perchè si cerca di diminuire l’emissione dei gas che causano l’effetto serra quando c’è gente che soffre? “Per vivere meglio in futuro”, dicono. Ma oggi? Come viviamo oggi? Non è forse più importante vivere meglio adesso? Se si vive meglio ora così sarà anche in futuro. Dovremmo aprire tutti la mente e capire che avere un colore di pelle diverso, parlare una lingua diversa, professare una religione diversa, non è sbagliato. E’ bellissimo. Ci da l’opportunità di apprendere ogni giorno nuove cose. Pensiamo ad un mondo tutto uguale. Sarebbe davvero tutto così bello e perfetto? Io penso che se tutti volessero la stessa cosa i conflitti aumenterebbero notevolmente. E’ molto triste pensare che molta gente scappi dalla propria patria per andare a rifugiarsi in un altro Paese e che poi trovi odio, intolleranza e razzismo. Come si può far del male a della gente diversa da noi e poi continuare ancora a sentirsi delle persone? Sono così disgustata di vivere in un mondo dove ci siano queste idee che se potessi me ne andrei in un mondo dove tutto è diverso. Dove la gente pur avendo idee diverse sta bene con gli altri. In un mondo senza violenza. Senza discriminazioni. Senza razzismo. E’ proprio questo il mondo che vorrei.

Laura Di Natale I A  Scient. Sc. App.

Liceo Impallomeni