referendum_noMancano poco più di due settimane al referendum nella Valle del Mela e la campagna referendaria comincia ad entrare nel vivo. È tutto pronto per la consultazione del 31 gennaio nei comuni di San Filippo del Mela e Gualtieri Sicaminò. Pace del Mela, invece, per problemi burocratici, andrà al voto a febbraio. In un nulla di fatto si è rivelata la riunione promossa dal sindaco di Pace, Pippo Sciotto, insieme agli amministratori degli altri comuni della Valle per convincerli a prender parte al referendum. Ieri, invece, a convocare i sindaci è stato il sindaco di Santa Lucia del Mela, Nino Campo. Anche in questa occasione nessun elemento di novità. La preoccupazione maggiore sembra essere, l’astensionismo dell’elettorato che, a detta dei sindaci che non parteciperanno alla consultazione, potrebbe rivelarsi un flop e indebolire ancor più il fronte dei no.

Il dato rilevante è che, nonostante il referendum a San Filippo del Mela sia stato annunciato il 23 ottobre 2015 con l’approvazione del quesito, ad oggi non si è costituito alcun comitato per il sì, mentre sull’altro fronte, esistono una miriade di associazioni ambientaliste che, ognuna per conto proprio, sta conducendo un’autonoma campagna per il no. Ci ha pensato A2A che in queste ore sta recapitando delle lettere ai residenti nelle quali chiarisce la sua posizione, ridimensionando la paura legata alla costruzione di un inceneritore. L’azienda, infatti, ricordando che con il completamento dell’elettrodotto Sorgente – Rizziconi , la sicilia sarà rifornita di elettricità direttamente dalla Calabria. Evento che segnerà la nuova vita dell’impianto di San Filippo del Mela che diverrà un Polo Energetico Integrato. Verrà prodotta energia fotovoltaica, biometano, solare e uno per la produzione di energia da Combustibile solido secondario (Css). Quest’ultima parte è quella che i comitati che promuovono il “no” chiamano inceneritore. Parola che nell’opuscolo di A2a non viene proferita.Al contrario si sottolinea che con il Polo energetico “migliorerà la qualità dell’aria”, non verranno emesse nell’aria polveri sottoli o CO2, anzi il Css (l’inceneritore, in sostanza) “avrà emissioni sensibilmente inferiori a quelle previste dall’Unione di euro”. Infine l’aspetto occupazione: «Il nuovo Polo garantirà la continuità occupazionale».