Referendum sul Css, ambientalisti: «Coinvolgiamo più comuni» 23 Ottobre 2015 Ambiente 4 Commenti Più referendum per tutti. Le associazioni ambientaliste plaudono – ufficialmente – alla scelta di sei comuni del Mela di indire un referendum popolare sull’utilizzo del Css alla centrale A2a/Edipower ma ritengono che sia ancora poco: il tavolo non dovrebbe essere aperto solo alle amministrazioni dell’Area ad alto rischio ambientale ma a tutti i quindici comuni che hanno votato atti ufficiali contro la trasformazione della centrale in un termovalorizzatore/inceneritore. L’incontro si è tenuto ieri sera al comune di San Filippo del Mela. L’unico ente a ritenere superfluo la consultazione è stato quello di Milazzo visto che sia la giunta che il consiglio si sono espressi contrari all’utilizzo del nuovo combustibile derivato dal trattamento dei rifiuti. «Escludere dal fronte comune delle amministrazioni gli enti locali che hanno deliberato la netta contrarietà all’utilizzo del CSS alla centrale termoelettrica di Archi e che non fanno parte dell’Area ad Elevato Rischio di Crisi Ambientale è un atteggiamento che indebolisce la battaglia per la difesa della salute pubblica. Una collaborazione fra amministrazioni non può e non deve avere confini territoriali», sostiene Adasc che invita, in ogni caso a inviare entro il 21 novembre le osservazioni al Ministero dell’Ambiente tramite un documento unitario controfirmato dai sindaci. «In assenza di tale apertura riteniamo che la questione vuole diventare “strumento” di pochi e non possiamo assolutamente accettarlo», conclude l’associazione mamertina. Meno polemico il comitato No Inceneritore. «Il valore dell’accordo eccede abbondantemente il suo contenuto esplicito. L’indizione del referendum comunale è nelle intenzioni dei firmatari solo il primo passo verso una gestione condivisa e coordinata del polo industriale di Milazzo-Valle del Mela – scrive il comitato – l’inquinamento, si sa, non osserva i confini amministrativi. Né quelli dei comuni né quelli delle aree AERCA (Aree a Rischio di Crisi ambientale). Questa non include moltissimi dei comuni che invece subirebbero ugualmente gli effetti nefasti del mega-inceneritore. Chiediamo dunque che il gruppo dei referendari includa tutti i comuni del comprensorio, specialmente quelli che hanno già deliberato contro il progetto di riconversione». Condividi questo articolo Facebook Twitter Email Print Whatsapp Linkedin Visite: 2.153 CONTINUA A LEGGERE SU OGGIMILAZZO.IT