SAN FILIPPO DEL MELA. Il presidente del Consiglio Comunale, Gavino Paulesu, ritarda la convocazione del Consiglio Comunale, il messo non riesce a notificare in tempo l’ordine del giorno ad alcuni consiglieri ed il gruppo di opposizione prende la palla al balzo per rinviare la seduta. L’assist fatto da Paulesu all’oppposizione ha portato al rinvio di argomenti importanti posti all’ordine del giorno: come l’approvazione del bilancio comunale e l’indizione del referendum sul Css alla centrale A2a/Edipower.

Paulesu è arrivato in aula visibilmente contrariato ed ha comunicato di avere ricevuto una nota da parte del capogruppo di opposizione, Silvia Di Giovanni, nella quale si evidenziava che non erano maturati i cinque giorni liberi per l’assemblea consiliare. La riunione era fissata per il 14 ottobre e la convocazione è stata sottoscritta giorno 8, ma consegnata ad alcuni consiglieri (tra cui la stessa Di Giovanni) solo il 9. Secondo Paulesu non c’erano irregolarità ma prudenzialmente (forse anche su indicazione del segretario comunale) ha deciso di proporre al Consiglio di annullare la seduta e riconvocare l’assemblea. Non senza avere prima bollato come strumentale l’azione dei consiglieri comunali di opposizione, visto che erano stati messi nelle condizioni di conoscere per tempo le proposte e che avevano fatto scadere i tempi per presentare gli emendamenti al bilancio. Paulesu ha evidenziato come la presenza in Consiglio comunale dei quattro consiglieri di opposizione avrebbe sanato l’eventuale ritardo della notifica e che si sarebbero potuti affrontare i problemi nel merito, così come è sempre stato fatto in passato. Adesso la seduta verrà riconvocata ed il referendum si dovrebbe potere tenere ugualmente nei tempi previsti. Paulesu scarica la colpa del rinvio ai consiglieri convocati da lui in modo irrituale: «Utilizzando un penoso cavillo burocratico e disertando la seduta consiliare, provocano un deleterio slittamento dell’approvazione del Bilancio Comunale, paralizzando l’avvio di servizi importantissimi per la collettività filippese quali la mensa scolastica e l’assistenza ai disabili scolarizzati –  scrive il presidente su facebook – Per non parlare dell’indizione del referendum sul Css… Pazienza, stringeremo i denti un’altra settimana, ma alla fine i fatti, come sempre, avranno nome e cognome, esattamente come chiacchiere e traccheggi».

Divertente la battuta di alcuni presenti con un simpatico accostamento sul lavoro di capotreno di Paulesu. «Sarà bravo a far arrivare in orario i treni, ma con le convocazioni dei consigli comunali ha qualche problema…».

O.M.