La manifestazione Ottobrando 2015 dedica la 2^ Domenica del mese di Ottobre ad un prodotto di eccellenza del territorio dei nebrodi. Il suino nero. Gli operatori commerciali accreditati alla manifestazione sono già all’opera per predisporre quanto necessario per far gustare piatti di assoluta prelibatezza che esaltano le qualità organolettiche del prodotto.

La complessa organizzazione di Ottobrando può contare esclusivamente su risorse derivate dai contributi dei privati che partecipano agli eventi, in quanto, nonostante gli sforzi dell’amministrazione del sindaco Nello Marzullo per ottenere opportunità finanziarie da Enti e Assessorato vari, i risultati pervenuti sono oggettivamente inconsistenti. «Emblematico al riguardo è il comportamento dell’Assessorato Regionale delle Politiche Agricole che ha contribuito alle manifestazioni di Ottobrando con la risibile cifra di 1.000 euro – dice il sindaco – pur sapendo quale rilevante significato per l’economia del comprensorio nebroideo riveste la manifestazione, tradizionale richiamo per oltre 60.000 presenze. Eppure lo stesso assessorato ha speso per la partecipazione ad Expo milioni di Euro con i noti, poco lusinghieri, risultati organizzativi e di ritorno di immagine per la Sicilia».

Come già anticipato dal sindaco Marzullo Ottobrando non è solo divertimento, tradizione etno-storica ed economia ma è anche momento centrale di sensibilizzazione sui temi ambientali. In tale ottica nasce la collaborazione con le Università di Messina e di Catania e con gli Ordini degli Ingegneri e degli Agronomi di Messina. L’intesa sinergica sta dando vita anche ad un centro ambientale educativo permanente che avrà sede nei locali del palazzo Landro-Scalisi con l’obiettivo prioritario di sensibilizzare, in particolare i giovani, sui delicati temi dell’ambiente in una cornice territoriale dove le bellezze naturalistiche trovano la massima espressione.

«L’attenzione che l’Amministrazione del Sindaco Marzullo riserva anche ai temi dell’ambiente non è certo concretamente rinvenibile nell’azione di altri organismi preposti alla gestione del territorio quale l’Ente Parco dei Nebrodi», silegge polemicamente in una nota. «La figura di vertice del parco – si legge in una nota del comune – sembrerebbe più che altro intenta a ritirare premi sulla botanica fuori dalla Regione Sicilia dimenticando che il patrimonio forestale del castagno, pure presente nel parco, è da tempo oggetto del letale attacco del parassita “cinipide galligeno” che sta distruggendo migliaia di piante che conferivano al territorio una specifica caratterizzazione naturalistica, oltre agli inevitabili danni per l’economia. L’impegno del vertice dell’Ente Parco dei Nebrodi – conclude la nota – continua ad essere rivolto verso tutte quelle occasione di visibilità politica che nulla interessano ai cittadini dei territori del parco i quali devono quotidianamente affrontare, senza alcun aiuto, i problemi rimasti irrisolti dalla inconcludenza politica di coloro che, per l’appunto, sono istituzionalmente deputati a tali specifiche funzioni».