Cento partecipanti provenienti da tutta la Sicilia. Un unico impegno: dar voce alle oltre sei mila persone con sclerosi multipla residenti nella Regione. Dal lido Open Sea di Milazzo parte la mission per il 2016 dei volontari dell’Associazione Italiana Sclerosi Multipla. Il presidente regionale, il messinese Angelo La Via, ha chiamato tutti i componenti dei nuovi consigli direttivi provinciali per pianificare, partendo dalla diverse realtà provinciali, le priorità e gli obiettivi da raggiungere. Da queste priorità sarà elaborato un documento programmatico per la Regione Siciliana che costituirà la strategia di ognuna delle nove sezioni.
“Partiamo dalla motivazione per un impegno responsabile – ha spiegato il presidente Angelo La Via – attraverso la conoscenza della realtà e con la consapevolezza di ciò che serve per definire le priorità territoriali: l’obiettivo è avviare la corretta pianificazione delle azioni che cambieranno la realtà della sclerosi multipla in Sicilia”. Tra i mesi di luglio e settembre i soci della Sicilia hanno eletto i nuovi consigli che per i prossimi tre anni dovranno cercare di coprire le mancanze del territorio, raggiungendo nuovi obiettivi di integrazione seguendo l’Agenda 2020 (priorità per i prossimi anni) delineata da Aism a livello nazionale.
“Siamo tutti volontari – spiega Paolo da Siracusa – ma abbiamo l’onore e l’onere di rappresentare migliaia di persone. Per questo puntiamo ad avere centri clinici in tutta la regione che offrano i medesimi livelli di assistenza e servizi”. “La riabilitazione aiuta molto – aggiunge Simona di Messina – per questo è necessario che sia parte integrante del progetto di vita di ogni persona con sm”.
“Vogliamo essere parte integrante del processo di valutazione dell’invalidità – afferma Maria Grazia di Catania -. Deve essere chiaro che al momento non esiste alcuna cura alla sclerosi multipla. Quindi non posso guarire. Ma voglio, e lo pretendo, vivere meglio. Sono una persona e non un semplice foglio di carta”. “La pensione di invalidità è un mio diritto. Ma è un mio diritto anche lavorare, però part time, perché non posso più stare in piedi per ore come prima” conclude Cristina di Agrigento.
Dialogo sempre intenso anche con il nuovo assessore regionale alla sanità con un solo obiettivo: migliorare la qualità di vita delle persone con sm in Sicilia.