Si è svolto ieri, 1 settembre,  un sit-in organizzato dal Meet Up di “Milazzo in MoVimento”, per protestare contro la riforma scolastica “Buona Scuola” del governo Renzi. La protesta si è tenuta all’ingresso dell’Istituto tecnico Majorana di MIlazzo dove a suonare la prima campanella è stato il sottosegretario alla Pubblica Istruzione Davide Faraone. I manifestanti contestavano alcuni punti della riforma a cominciare  dall’ampia discrezionalità del preside nella chiamata diretta dei docenti (seppur solo di quelli iscritti nell’albo degli insegnanti di ruolo). «Viene “spacciata” trionfalmente per introduzione del criterio meritocratico mentre solo qualche anno fa la Consulta aveva bocciato un’analoga previsione contenuta nella legge della regione Lombardia perché “incostituzionale”. Come si concilia il pieno esercizio della libertà d’insegnamento (art. 33 Cost.) con la spada di Damocle della conferma o meno di un incarico da parte del dirigente scolastico nei confronti del docente?. Chi ci assicura che quest’ultimo sceglierà senza farsi condizionare da elementi quali l’orientamento religioso, il sesso, la simpatia politica?». Alla manifestazione erano presenti alcuni insegnanti di Milazzo e dei paesi limitrofi nonchè alcuni lavoratori delle dismesse A.T.O. che hanno colto l’occasione per una protesta contro la mancata erogazione di stipendi a loro favore, in concomitanza con la visita di Faraone. Gli insegnanti hanno poi potuto avere accesso all’Istituto solo alla fine dell’incontro, «non ricevendo alcuna attenzione dal Sottosegretario ma solo da alcuni suoi collaboratori che hanno concesso loro, breve e rapida udienza, senza comunque dare cenni di comprensione», si sostiene nella nota duiramata dai 5stelle di Milazzo. Gli attivisti del Meetup, hanno preso l’impegno con gli insegnanti presenti che, entro settembre, organizzeranno un dibattito pubblico in città con i propri parlamentari al fine di discutere sulla riforma e spiegare quali sono le iniziative parlamentari del Movimento Cinque Stelle, in atto all’esame parlamentare.