Il consigliere Franco Russo non ci sta e vuole chiarezza negli appalti pubblici al comune di Milazzo. Con una interrogazione che fa riferimento alle recenti pubblicazioni del formez in materia di corruzione negli enti pubblici ed alla linee guida del ANAC – Autorità Nazionale Anticorruzione, chiede l’istituzione di un codice etico comunale che sia l’inzio di una nuova stagione di trasparenza. Il consigliere sembra voler fare sul serio e, per porsi al riparo da possibili speculazioni circa il momento storico in cui cade la proposta (proprio all’indomani delle elezioni comunali), chiede una commissione di indagine riferita anche agli ultimi due anni.

«Come amministratori comunali la legge ci impone, giustamente, una serie di adempimenti in materia di trasparenza; dobbiamo dichiarare tutto, dai redditi alle “partecipazioni” in qualsivoglia società per finire anche agli automezzi –  spiega il consigliere Russo – la stessa legge però ci dà solo un potere di “indirizzo” e non di “gestione”. Questa è affidata a dirigenti, funzionari e impiegati su cui, mi sembra, non ci sia la stessa attenzione ne da parte della legge ne da parte della politica. È opportuno chiedersi se sussistono situazioni che possono configurare un conflitto di interessi?».

Ecco quindi la proposta: chiunque è (o è stato) partecipe di processi amministrativi comunali di assegnazione gare dovrà dichiarare i rapporti esistenti (personali, dei propri familiari o affini) con i committenti. L’intento è quello di garantire a tutti i partecipanti a gare d’appalto che “chi giudica” non abbia interessi con uno dei concorrente alla stessa gara, fatto che potrebbe inficiare la credibilità del procedimento.

L’iniziativa, in apparenza meramente burocratica, ha in realtà un che di rivoluzionario tuttavia rischia di essere il classico “sasso nello stagno” se non dovesse trovare sostegno in amministrazione nelle fila della maggioranza.

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gigilacremeria
gigilacremeria
8 anni fa

ma il piano triennale anti corruzione? il responsabile anticorruzione? il rispetto del codice degli appalti?? a parte che a prescindere dal codice etico (che dovrebbe essere già esistente da anni..) in caso di conflitto di interessi i dipendenti del comune dovrebbero autonomamente riferirlo e astenersi dal partecipare al procedimento..

Paolo
Paolo
8 anni fa

Lo stesso codice etico, non va a cozzare con i parametri, che poi permettono a dirigenti della p.a. di ricevere benefici per raggiungimento obiettivi, che a statistica nazionale è quasi al 100%?
Se chi controlla i controllori è lui stesso passibile di problemi di carattere etico come lo scopriamo? Basterebbero due semplici regole :chiunque faccia attività pubblica non deve fare attività privata, né familiari nello stesso ambito lavorativo; e verifiche fiscali, legate al tenore di vita, fattibili tramite sottoscrizione di liberatoria per l’accesso a dati sensibili da arte di incaricati qualificati.

ciccittu
ciccittu
8 anni fa

è etico che chi fa parte di commissioni di gara o RUP te li ritrovi in elenco come collaboratori in agenzia di mediazione o docenti in corsi di formazione collegati a ditte che poi vincono le gare di appalto?

Massimo
Massimo
8 anni fa

Bravo RUSSO, vediamo quanti giudicano da un lato e incassano l’assunzione del parente dall’altro!

Antonio
Antonio
8 anni fa

Più che il codice etico, suggerisco l’applicazione corretta del codice penale al bisogno. Senza troppe chiacchiere.