VIDEO. Così come Giovanni Formica ha iniziato il suo comizio sulle note di Jovanotti, anche Pino Ragusi ha aperto il suo intervento con Adriano Celentano. «Proprio lui, cantante bravissimo, ma antipatico predicatore di sinistra, finalmente mi trova concorde. Non perché, come penserete, invoca l’arrivo di Salvini, ma perché auspica il sorriso degli italiani quale rimedio di tutti i problemi. Perché chi sorride è felice, chi sorride consuma» ha iniziato Ragusi, dopo aver letto un messaggio in cui il cantante si dichiara novello simpatizzante del leader della Lega. «So che molti milazzesi sono rimasti delusi della mancata visita di Salvini nella nostra città, ma vi posso dire che Matteo mi ha assicurato che verrà qua più e più volte, fin quando Milazzo diverrà così come noi la vogliamo – ha continuato Ragusi, che ha voluto puntualizzare anche sulle presunte proteste che si sarebbero potute levare da oppositori locali nell’eventualità che Salvini fosse arrivato in città – Sono stato avvisato dalla Prefettura dell’esistenza di un gruppo di contestatori che avrebbero impedito il suo comizio con la violenza. Ma cosa vogliono contestare, poveri figli di papà, quando c’è il 50% di disoccupazione giovanile?! Invece di rompere a chi vuole veramente cambiare le cose, andate a protestare da chi ha ridotto la Sicilia in ginocchio!» Sulla tematica dell’immigrazione, cavallo di battaglia della propaganda leghista, Ragusi è stato chiaro. «Qualcuno vorrebbe trasformare la nostra terra in un enorme albergo per clandestini. Tutti a casa! Noi meritiamo ben altro turismo! L’accoglienza per chi merita accoglienza! Se vieni qua e dici “il crocifisso non mi piace”, tornatene a casa tua. La Sicilia non merita che i turisti non vengano più da noi perché tutti i telegiornali indicano che siamo la terra dove sbarcano gli immigrati clandestini». «Noi siamo contro gli inciuci. Qui vediamo che si mettono assieme destra e sinistra. Noi siamo soli. Meglio soli che mal’accompagnati. Su questo palco non ci sono dei geni, c’è gente onesta pronta a sacrificarsi per Milazzo» ha concluso Ragusi, rivolgendo, inoltre un appello a coloro che avranno intenzione di astenersi dalle urne, invitandoli a contribuire col loro voto al cambiamento della città.