“Perché i commercianti di Milazzo non sorridono mai?”. Per un momento all’interno del teatro Trifiletti è calato si silenzio. Fino a quel momento c’era stato un civile ma acceso dibattito su tematiche ambientali nell’ambito di un focus organizzato dalla Consulta provinciale degli studenti di Messina. A porre la domanda agli studenti impegnati in workshop è stato l’ingegnere Luca Franceschini, Capo del personale della Raffineria di Milazzo «Che c’entra, mi scusi?», replica un ragazzo. Veramente l’avevo pensato pure io che “c’azzecca”. Eppure Franceschini aveva ragione. Lasciando da parte lo scontro senza soluzione tra tutela dell’ambiente e ricatto occupazionale delle industrie, la sostanza della domanda era: molti di voi non vogliono le industrie, ma alla fine i milazzesi cosa stanno facendo per trovare un’alternativa alla Raffineria su cui – inutile negarlo – gira l’economia del comprensorio? Punta sul commercio? Anche i milazzesi preferiscono acquistare fuori città. Il personale spesso si scoccia a rispondere anche alla richiesta di un prezzo o alla prova di un indumento. Milazzo sta scommettendo sul turismo? Nella litoranea di Ponente, l’unico posto dove si potevano realizzare strutture alberghiere, negli ultimi 15 anni sono nati come funghi cooperative e palazzi. I lidi aprono a luglio e gli si impedisce di fare ristoro o musica dal vivo la notte. Scommette sull’agricoltura? Tranne i vivaisti che si difendono ed esportano anche all’estero in cosa sono specializzati i nostri agricoltori? Tutta questa vicenda mi ricordo Nanni Moretti. Nel film Ecce Bombo sottolineava che gli italiani si meritavano Alberto Sordi. Ho la netta impressione che i milazzesi si meritino le industrie.

Gia.C.

Subscribe
Notificami
guest
11 Commenti
Newest
Oldest Most Voted
Inline Feedbacks
View all comments
Danilo Vullo
Danilo Vullo
8 anni fa

Qualche giorno fa mi sono recato in un negozio di idraulica ed elettricità del centro cittadino per acquistare una semplice fontana da installare nel mio giardino. Mi è stata venduta al prezzo di cinque euro. Arrivato a casa, l’ho montata e, dopo averla aperta per la prima volta, mi è rimasto il manico in mano, poiché si è spezzata immediatamente. Sono tornato dal medesimo venditore per ottenerne la sostituzione e questi con atteggiamento arrogante mi ha detto che ero stato io a romperla, poiché l’oggetto non presentava alcuna imperfezione. Io ho spiegato con pazienza ciò che mi era capitato e… Leggi il resto »

gmimmo
gmimmo
8 anni fa

un altro in difesa di mamma raffineria…. cari milazzoti avete quel che vi meritate

Valerio
Valerio
8 anni fa

Ma guarda tu da quale pulpito arriva la predica! A chi dovremmo sorridere? Giusto alla raffineria che esegue i suoi acquisti fuori territorio? Riguardo il turismo, chi investirebbe i suoi soldi in un luogo con accanto una raffineria? Oppure dovremmo sorridere a una giunta comunale che ha tutelato l’economia locale facilitando l’apertura di ben due centri commerciali?

Andrea
Andrea
8 anni fa

Perché non hanno voglia di lavorare, non hanno mai faticato un giorno in vita loro!!!

Andrea
Andrea
8 anni fa

Perché sono troppo impegnati a cercare di fregarti, così non ci metti più piede…