Il sindaco Aliprandi con delegazione lavoratori EdipowerSan Filippo del Mela dice no al Css. Il futuro dell’Edipower passa dal Referendum 2 Aprile 2015 Nei Dintorni 1 Commenta Alla fine, anche San Filippo del Mela ha preso una decisione: no a qualsiasi tipo di incenerimento dei rifiuti nella Valle del Mela. Una decisione che, però tiene conto di tutte le parti in causa, lavoratori in primis, invitando l’azienda a formulare proposte alternative insieme all’amministrazione che possano garantire produttività e mantenimento dei livelli occupazionali. Il sindaco, Pasqualino Aliprandi, è stato chiaro: «Non ci siamo mai schierati a favore dell’incenerimento e la nostra amministrazione non prenderà nessuna posizione vincolante su qualsiasi tipo di ipotesi avanzata dall’azienda se non prima si sia passati da un referendum consuntivo che coinvolga tutta la popolazione». La delibera, proposta da tutti i consiglieri esclusi i quattro dissidenti, ha visto anche il voto favorevole di questi ultimi, non senza ulteriori attriti. Se all’inizio della seduta, la situazione tra dissidenti ed ex maggioranza sembrava fosse sanata – la consigliera Di Giovanni aveva applaudito alla nuova proposta, affermando il ricongiungimento con l’Amministrazione – il sindaco non ha tardato a prendere le distanze con un netto “no”, assumendosi la responsabilità politica di respingere le avances dei quattro. Nell’aula di consiglio erano presenti, oltre a rappresentanti delle associazioni ambientaliste, anche un folto gruppo di lavoratori Edipower che, a conclusione della seduta, si sono confrontati con il sindaco ed il presidente del consiglio Gavino Paulesu, manifestando i loro timori per le conseguenze della delibera votata. Il 10 di aprile si attende il definitivo deposito del progetto da parte di A2A e il voto del consiglio di amministrazione sull’eventuale stanziamento di fondi per procedere alla conversione della centrale di San Filippo. AGGIORNAMENTO. «Una vittoria di tutti». Con queste parole i “Comitati No inceneritore Valle del Mela” hanno commentato la decisione del consiglio comunale di San Filippo del Mela. «Finalmente il Consiglio Comunale di San Filippo del Mela ha preso una posizione netta contro la riconversione della CTE Edipower/A2A a inceneritore di CSS (rifiuti urbani indifferenziati). La decisione è stata presa all’unanimità, meglio tardi che mai, viene da dire. Per noi, comitati No Inceneritore Valle del Mela, è una scelta per la vita, una scelta che chiaramente afferma come vada cercata una soluzione per i 370 lavoratori dell’impianto (tra strutturati e indotto) che non preveda però l’incenerimento dei rifiuti». Già 12 comuni del comprensorio avevano approvato delibere simili, ma quella adottata oggi a San Filippo del Mela ha un valore particolare, dato che è nel territorio di questo comune che ricade l’impianto. «Oltre ad avere una funzione amministrativa precisa nelle eventuali procedure istruttorie di VIA e VIS (rispettivamente valutazione di impatto ambientale e sanitario) – si legge nella nota – la delibera rompe, senza indugio, il ricatto occupazionale che ha assassinato il comprensorio della Valle del Mela negli ultimi sessanta anni». «La battaglia non è purtroppo finita», sottolineano. «Resta ancora la volontà chiara di A2A di voler riconvertire la CTE a spazzatura. Resta, in maniera più pericolosa, la spada di Damocle dell’art.35 sbloccaitalia, che istituisce la rete nazionale degli inceneritori. Non conosciamo ancora quali impianti la presidenza del consiglio abbia individuato a livello nazionale. Le voci di corridoio dicono che la lista sia compilata e che circoli già una bozza definitiva. Chiediamo di sapere immediatamente cosa bolle in pentola e cosa ci riservano i nostri cari “politici”. Sappiano lassù a Roma, che le donne e gli uomini della Valle del Mela non sono più disposti a farsi incenerire le vite, i sogni e il futuro dai signori della spazzatura e del petrolio. Con troppi morti e povertà abbiamo già contribuito ai loro profitti». Infine un appello ai lavoratori. «Sediamoci insieme, con gli amministratori dei comuni della Valle e troviamo una soluzione capace di salvare i vostri posti di lavoro e portare sviluppo diffuso senza uccidere niente e nessuno». Condividi questo articolo Facebook Twitter Email Print Whatsapp Linkedin Visite: 2.442 CONTINUA A LEGGERE SU OGGIMILAZZO.IT