LA LETTERA.Il presidente del Comitato per il Porto di Milazzo, Mario Sciotto, interviene sui lavori che stanno interessando l’area portuale e pone dei quesiti all’Autorità portuale sul futuro del bacino che potrebbe essere il vero volano della città. Ecco il testo integrale:

Procedono in modo spedito i lavori dei completamento del porto di Milazzo della banchina XX Luglio al molo foraneo di sottoflutto. Andando avanti di questo passo, per la prossima estate, gli automezzi che si imbarcheranno per le Isole Eolie saranno direttamente convogliati dalla biglietteria alle navi procedendo all’interno del bacino portuale senza interessare il traffico cittadino. Era ora finalmente! Tanta euforia per l’andamento dei lavori non ci esime dal porre alcune domande all’Autorità Portuale. 1) A che punto siamo con il collegamento del porto con l’asse viario? In mancanza di questa struttura non ci potrà essere nessuna prospettiva di sviluppo per il bacino portuale di Milazzo e tantomeno per l’economia della città, dato che il porto sarà come una cattedrale nel deserto. Abbiamo altre volte spiegato che il porto di Milazzo per la sua posizione geografica è al top rispetto agli altri scali siciliani per le autostrade del mare. A tal proposito alcuni armatori sono già pronti ad effettuare collegamenti via mare con i principali porti d’Italia. Aspettano solo che chi di competenza dia la disponibilità per effettuare tale attività che metterebbe in moto un circuito virtuoso che darebbe un notevole impulso all’economia della città. 2) Ogni anno di questi tempi si sentiva parlare di un certo numero di navi passeggeri che avrebbero fatto scalo nel porto di Milazzo. Alla fine della stagione ne arrivavano meno della metà dando sfoggio della loro maestosità allo scenario del porto. Quest’anno tutto tace, con una calma assoluta. 3) Facciamo presente che dall’ultimo intervento al porto di Milazzo agli attuali lavori in corso è passato oltre un ventennio. È facile presagire che passeranno altri decenni per effettuare ulteriori lavori nel porto di Milazzo. A conferma di quanto detto basti pensare che laddove dovrebbe espandersi il nostro porto l’Autorità Portuale ha dato questi spazi ai privati con concessioni decennali. Sarebbe quindi opportuno sfruttare al massimo la zona attualmente in cantiere eliminando un parcheggio di aliscafi dato ad una ditta che ha un organico di centinaia di posti di lavoro in cui i marittimi milazzesi si contano sulle dita di una mano. Eliminando l’adiacente bunkeraggio, copia conforme dell’altro posto al molo di sovraflutto, ed in possesso dello stesso proprietario, si potrebbe ricavare una banchina ove trasferire i servizi portuali attualmente sistemati nella parte restante del molo Marullo. È chiaro che bisognerebbe mettere in sicurezza questa zona creando recinzioni, illuminazione, locali necessari per l’attività del personale dei servizi. La zona lasciata libera è già stata creata con i necessari servizi di acqua, luce, bitte, per l’attracco dei mega yacht che con la loro attività creerebbero nuove opportunità di lavoro. 4) Per quanto riguarda l’attuale situazione della cooperativa Garibaldi, raccomandiamo all’ Autorità Portuale di salvaguardare il sostentamento di 27 famiglie milazzesi. Non vorremmo che alla fine di questo “bailamme” che si sta creando, ci trovassimo come per magia, con 27 lavoratori messinesi al posto di 27 lavoratori milazzesi.

Com.te Sciotto Mario