Il Tribunale del Riesame ha revocato la misura cautelare  a carico di Giovanni Fiore, Enrico Mazzeo e Giuseppe Dama. I tre erano stati oggetto di misure restrittive da parte del tribunale di Barcellona in quanto l’estate scorsa, durante il Torneo dell’Amicizia organizzato all’oratorio di Olivarella, si erano resi protagonisti di una rissa e accusati di lesioni gravissime. Il tribunale del riesame di Messina (presidente Antonino Genovese) – in attesa del processo – ha annullato i provvedimenti restrittivi per mancanza di esigenze cautelari. Antonino Mazzeo, 30enne di Barcellona, era sottoposto agli arresti domiciliari; Giovanni Fiore, 25enne di Milazzo, sottoposto alla misura cautelare dell’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria; Giuseppe Dama, 28enne di Milazzo (ha militato nella squadra cittadina), sottoposto alla misura cautelare dell’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria. Sono stati difesi dall’avvocato Diego Lanz e Tindaro Celi.

I fatti risalgono all’estate scorsa. Al centro sportivo dell’Oratorio Giovanni Paolo II di Olivarella a S. Filippo del Mela, si stava disputando la finale di un torneo “dell’amicizia” di calcio a 5, organizzato dalla parrocchia. Nonostante il riferimento all’amicizia, in campo si respirava un clima teso. A un certo punto scoppia una rissa in campo. Sugli spalti ad assistere all’incontro c’era anche il fratello maggiore di un calciatore aggredito, un 29enne di S. Filippo che fa il cameriere in Germania, che ha cercato di entrare in campo per difendere il parente. Giunto al cancello d’ingresso del campo, un calciatore avversario, prima gli ostruiva l’ingresso e poi lo colpiva con calci e pugni. Secono la ricostruzione dei carabinieri, in pochi istanti il 29enne si trovava circondato da tre calciatori della squadra avversaria che lo aggredivano con ferocia, tanto da farlo cadere sul tavolo dove erano esposte le coppe, trofei del torneo. La vittima – secono il riseconto dei carabinieri – veniva aggredita più volte con calci e pugni fino a che uno degli aggressori raccoglieva addirittura una coppa da premiazione, di marmo e metallo, caduta a terra e lo colpiva con questa duramente e ripetutamente al viso. Il 29enne, gravemente ferito a seguito della vile aggressione dei tre, veniva trasportato presso il pronto soccorso dell’ospedale di Barcellona dove gli veniva diagnosticato un trauma cranico-facciale con varie fratture e la perforazione di un timpano, lesioni gravissime guaribili in più di un mese.