LA LETTERA. Disco orario e occupazione di suolo pubblico. Un lettore ha scritto a redazione@oggimilazzo.it le sue perplessità su come vengono gestiti i parcheggi nel centro di Milazzo e sui criteri che hanno portato alla concessione di suolo pubblico ad alcune attività commerciali. Ecco il testo:

Cari amministratori, ma vi siete resi conto che la zona disco ha una durata di 30 o 60 minuti? Nemmeno il tempo di scendere per fare un acquisto, e si trova la contravvenzione. A maggio si vota, e questo non depone bene per chi pensa di essere rieletto. Continuando di questo passo, mi sembra difficile che i cittadini se la sentano di confermare la fiducia quando non si riescono a mettere in atto piccoli correttivi che la classe politica non può fingere di ignorare! Un mio amico ha parcheggiato azionando il disco orario: un’ora. E’ andato a tagliarsi i capelli, ma nel salone è rimasto, fra l’attesa e il servizio, un’ora e dieci. E’ tornato ed ha trovato la contravvenzione sul parabrezza. Andava ogni mese dal barbiere. Ha detto che per tre mesi si crescerà i capelli, per pagare la multa, immediatamente, solo così può risparmiare il 30%! Ma allora ditelo chiaramente che a Milazzo non volete nessuno! Ditelo chiaramente che state condannando a morte questa città nella quale chi viene lo fa solo perché non può farne a meno. Una zona per sostare liberamente non si trova, a meno che non si acquisti un tagliando del Gratta e Sosta e si rimane un giorno, senza alcun timore di sforare! Ma solo a pagamento. Ci sono furbi che parcheggiano in zona disco ed ogni ora escono dal luogo di lavoro per aggiornare il disco orario. Sapete benissimo che è solo un espediente che, fatto quotidianamente di fronte a decine, a centinaia di cittadini, fa capire che c’è una certa tolleranza. Ma a vantaggio di chi? Solo di chi si conosce, vero? Mentre a chi viene dalla Piana o da un altro comune si “stampa” il verbale appena scade l’ora di sosta!

Ci sono tante cose che non si vedono a Milazzo. Non si vedono al punto che proprio qualche giorno fa, svoltando con la mia autovettura, di fronte al Duomo, stavo andando a sbattere contro una vetrina allestita in mezzo alla strada, a due passi dalla curva. All’interno di questa vetrina, alcune persone sedute attorno a dei tavoli! Tutto in regola, mi è stato detto da un amico. In regola? Ma come in regola? E se arrivavo a sbattere contro quell’occupazione insolita, e fracassavo il vetro, o ferivo (nella migliore delle ipotesi) qualcuno, la colpa sarebbe stata mia? Ma qui si vive in un paese di pazzi? Potrei condividere quell’occupazione in caso di strada chiusa al traffico, ma in prossimità di due incroci, mi sembra una pazzia… I manicomi sono stati chiusi da un pezzo, ma se è vero quello che diceva un vecchio amico, ossia che i veri pazzi sono fuori, qui ne abbiamo la conferma! E Milazzo non è l’eccezione, e si fa ben poco per curare certe forme di follia che non ammettono giustificazioni! Ci penseranno i milazzesi alle prossime elezioni, o non cambierà nulla anche a maggio? Distintamente.

M.I.