LA LETTERA. Il problema di agibilità delll’ufficio postale di Milazzo è un argomento sempre di stretta attualità. All’interno possono entrare solo una trentina di utenti in ossequio alle norme di sicurezza e il resto delle persone, spesso anziani, sono costretti ad attendere sul marciapiedi (sotto la pioggia o un caldo asfissiante in base alle stagioni). Ecco la lettera inviata a redazione@oggimilazzo.it da parte di un lettore.Suggerisce l’apertura di una succursale nel popoloso rione di San Giovanni.

fila alla posta di milazzo

I primi giorni di ogni mese assistiamo alla stessa, vergognosa, mortificante, umiliante e deplorevole situazione , decine e decine di pensionati che dalle sette del mattino si accalcano dietro la porta chiusa dell’unico ufficio postale sito al centro della città. E semplicemente vergognoso che un ente a partecipazione statale che dovrebbe dare servizi di primo livello tratti il paese di Milazzo, 33 mila abitanti che nel periodo estivo con i turisti raggiungiamo 50 mila presenze, come uno sperduto villaggio del Burundi. E inconcepibile, con tutti gli sforzi che il Direttore e i suoi collaboratori ogni giorno cercano di risolvere i problemi dell’utenza con eccellenti risultati e si arrivi a 28/30 presenze in sala e per logica di sicurezza si chiudono le porte e si rinnova la stessa calca alle 9,30 solo un ora dopo l’apertura. E necessario vista la vastità del territorio aprire una succursale o nel riunione di San Giovanni o nella zona di san papino e nel contempo ampliare l’organico nell’ufficio centrale che a mio parere e sottodimensionato per poter dare così ampie risposte alle esigenze dell’utenza.

Franco Russo (ex consigliere comunale)