Nessuna palazzina al posto dei Molini Lo Presti. L’assessorato regionale ai Beni culturali e all’identità siciliana ha emesso il decreto che dichiara il complesso immobiliare “ex Molini Lo Presti” di interesse culturale e quindi sottoposto a tutte le prescrizioni di tutela. Ciò in quanto l’opificio rappresenta “memoria storica del luogo e fonte di conoscenza storica e tecnico scientifica”. Si concretizza dunque quanto aveva comunicato nei mesi scorsi la Soprintendenza al Comune in una nota nella quale si evidenziava che «in seguito agli accertamenti eseguiti sui luoghi e dall’esame obiettivo dell’immobile, si ravvisano elementi di rilevanza tali da prefigurare la sussistenza dell’interesse culturale». Nella sostanza d’ora in avanti l’area dei Molini non potrà essere utilizzata per realizzare palazzi di civile abitazione, ma come successo già all’ex Montecatini si potrà recuperare solo l’esistente. L’immobile era stato pignorato dai creditori e messo all’asta per l’importo base di appena 2 milioni e 880 mila euro a fronte di una valutazione peritale di ben 9 milioni e 105 mila euro. Il vincolo imposto da Soprintendenza e Regione conferma che si tratta di un bene simbolo per la città di Milazzo e quindi adesso potrà proseguire l’iter già attivato per la variante urbanistica dell’ex opificio.