Raccolta differenziata, se si vuole si può davvero farla. Lo dimostra il dato statistico della settimana dell’emergenza per la chiusura della discarica di Mazzarrà Sant’Andrea disposta dalla Procura. A Milazzo in sette giorni si è superato il 10 per cento, più del triplo del dato che è stato rilevato lo scorso anno. E ciò oltre a “contenere” il disagio relativo all’accumulo dell’immondizia nelle strade, ha dimostrato che questo percorso va seguito sia per essere pronti ad affrontare una nuova emergenza – il decreto della Regione per conferire a Catania è sino a fine mese – sia soprattutto per limitare i maggiori costi dello smaltimento fuori provincia, che inevitabilmente finirà con l’abbattersi sulle bollette dei cittadini. Ecco quindi che da questa fase di emergenza si spera di rendere la raccolta differenziata, avviata ormai da alcuni anni, ma mai veramente decollata, il punto di forza.

“Il Piano Aro che è in fase di approvazione alla Regione punta quasi tutto sulla differenziata – afferma l’assessore all’Ambiente Salvatore Gitto – e per questo superata la fase dell’emergenza nella quale il servizio ha funzionato, abbiamo deciso di insistere e assieme alla Dusty, a conclusione di una riunione, abbiamo deciso di concentrare gli sforzi in questa direzione. La ditta si è impegnata a riposizionare tutti i contenitori mancanti per le tre frazioni previste (carta, vetro, plastica) e a potenziare il servizio di svuotamento e conferimento alle piattaforme. Sono state insomma gettate le basi per una gestione ordinaria della raccolta, in virtù del fatto che quanto avvenuto sino ad ora ha portato un beneficio, visto che il materiale raccolto è stato conferito nelle piattaforme e ha assicurato un beneficio economico al Comune e quindi al cittadino. Ora è il momento di insistere e per questo chiediamo la collaborazione dell’utente che deve impegnarsi a separare al massimo la frazione umido da tutto il resto conferendo negli appositi contenitori il differenziato. Gesti semplicissimi ma fondamentali per avere un ritorno in termini di vivibilità e anche di soldi. Faccio un esempio: il solo vetro rappresenta in media l’8 per cento il peso del conferimento in discarica e quindi separandolo avremmo un risparmio che ci permetterebbe di assorbire i maggiori costi di trasporto che stiamo sopportando. Ad oggi Milazzo conferisce 4 tonnellate di vetro al giorno pari per un costo giornaliero di 600 euro. Basta fare un calcolo su base mensile o annua per rendersi conto del significato della differenziazione del rifiuto”. L’assessore ha comunicato che la prossima settimana riunirà associazioni di categoria, esercenti, albergatori per definire un piano che permetta loro di non caricare i loro rifiuti sull’utenza domestica, con l’invito ad attuare la differenziata. “Sarebbe un’occasione sprecata dopo aver redatto il piano di gestione e sottoscritto le convenzioni con i Consorzi e i contratti con le piattaforme non riuscire ad ottenere vantaggi economici di questo servizio”. Quindi l’invito sempre alle “utenze commerciali affinché attuino con puntualità la selezione del cartone come già previsto” ed ai cittadini di utilizzare il numero verde per il ritiro degli ingombranti al fine di evitare ulteriori aggravi derivanti dal conferimento vicino ai cassonetti di mobili e/o elettrodomestici. “In una sola parola – conclude Gitto – occorre un cambio di mentalità. L’Amministrazione è impegnata a predisporre piani a lunga scadenza integrando o in alcuni casi sostituendosi ad una Regione che non è riuscita a dare risposte alle esigenze locali non attuando il già approvato Piano dei rifiuti regionali. Basti pensare che in provincia di Messina non esiste un impianto di compostaggio dove conferire la frazione umida, ma nel frattempo chiediamo la massima collaborazione da parte dei cittadini in modo da trasformare il periodo di emergenza in un’opportunità per acquisire comportamenti virtuosi”.