“Il mondo si vede una sola volta, da bambini”. E’ il concetto chiave attorno al quale si sviluppa il romanzo dal titolo “Tutto il resto è memoria”, scritto da Mario D’Agostino, edito da Armando Siciliano editore, e presentato ieri in un incontro culturale organizzato dalla Pro Loco di Milazzo, all’Hotel “La Chicca”. Nel corso dell’incontro, moderato dal giornalista Mario Basile, l’autore, medico chirurgo presso il reparto di Chirurgia Generale ad indirizzo oncologico “A. Gemelli”, dell’ospedale di Taormina, nonché ex Assessore Provinciale alle Politiche Culturali, ha illustrato i contenuti della sua opera prima, il cui battesimo ufficiale si è tenuto alla Fiera del libro di Torino. Un romanzo nel quale le vite di cinque amici si intrecciano tra passato e presente.

Mario Basile e Mario D’Agostino

Personaggi completamente diversi tra loro, ma che creano una gruppo affiatato e complice. Corinne, bella e solare, che rappresenta il fulcro attorno al quale ruota tutto l’impianto narrativo. E’ la figura che farà convergere via via nel racconto gli altri 4 protagonisti. Sergio, il suo fidanzato, leader carismatico del gruppo, Daniele brillante e riflessivo, Remo estroverso e amico di tutti, Luciano, che è sicuramente il personaggio più complesso e controverso. In una sequenza alternata ed originale, con uno stile fluido ma forbito, D’Agostino racconta gli adulti di oggi, persi tra i problemi esistenziali, le debolezze, gli affanni della vita quotidiana, ma al tempo stesso ripercorre le tappe della loro adolescenza, quasi un rifugio per ritrovare una serenità e una spensieratezza smarrite. In questo ritorno alla memoria, troviamo tutti gli ingredienti che rendono irripetibile l’esperienza di quegli anni. Il senso dell’amicizia, inteso come legame profondo e autentico, le emozioni dell’animo alla scoperta del primo amore, il divertirsi con poco, il meravigliarsi delle piccole cose, la necessità quasi inconsapevole, di ritagliarsi un luogo di dialogo, di confronto, di condivisione, come avviene nel covo segreto dei Mori Borozo, gruppo fondato dai quattro ragazzi. Esperienze che è possibile rivivere solo attraverso la memoria. Ma questo viaggio nel passato rivela anche delusioni, traumi e questioni irrisolte che i protagonisti si trascineranno nel loro percorso di crescita e che avranno riflessi inevitabili sulle dinamiche interpersonali future. Ne viene fuori un solco inesorabile tra i ragazzi di allora e gli adulti di oggi, divenuti nel frattempo professionisti concentrati sulla carriera, con legami affettivi precari, chiusi nel loro piccolo mondo. E allora non resta che abbandonarsi alla memoria, in un tuffo nostalgico verso quel mondo, visto una sola volta, da bambini.