Settembre porta via l’estate e catapulta Milazzo in piena campagna elettorale. Lo sviluppo del porto e la gestione dell’Autorità portuale è il primo argomento di scontro tra coloro che in questo momento sembrano i papabili a ricoprire la carica di primo cittadino a partire dal giugno 2015, mese in cui si terranno le elezioni amministrative: l’attuale sindaco Carmelo Pino e l’avvocato Giovanni Formica, membro della direzione regionale del Partito Democratico. Il primo round si è tenuto la settimana scorsa quando il capo dell’amministrazione comunale contestava la scelta della nascita dell’Autorità portuale dello Stretto (con Messina e Gioia Tauro) mentre l’avvocato del Pd la benediva (poi il governo Renzi ha deciso di rinviare la riorganizzazione). Di seguito altre due note sull’argomento:

Con riferimento alle affermazioni rilasciate dall’avv. Giovanni Formica sull’ipotesi della nuova Autorità portuale, il sindaco Carmelo Pino ha rilasciato la seguente dichiarazione: “Farneticanti. Non ci sono altri termini per definire le dichiarazioni dell’avv. Giovanni Formica che finalmente esce allo scoperto e mostra il suo vero volto, quello che per la verità pochi non conoscono, di esponente di quel gruppo di potere che intende sviluppare un percorso di sudditanza del porto milazzese. Esponente di quel gruppo che già nel 2000 ha ceduto ai privati una porzione importante del porto per favorire il diportismo privato anziché quello pubblico che con il porto hub la Regione aveva messo su un piatto d’argento alla città di Milazzo. Adesso Formica cerca ammiccamenti in vista delle elezioni sposando un progetto irrealizzabile e comunque fortemente penalizzante per Milazzo. Ma quale Grande Porto? Quale interfaccia con Gioia Tauro? L’identità di Milazzo va difesa non solo da chi dovrebbe rappresentarci a livello nazionale e non lo fa, ma anche da chi è stato bocciato sonoramente dagli elettori milazzesi e oggi cerca di riciclarsi promettendo disponibilità ed aperture. L’intervento di Formica dice tutto e il contrario di tutto. Parla di autonomia dai potentati economici ma poi oltre ad essersi comportato diversamente negli anni 2000, condivide l’attuale scelta dell’ipotetica nuova Autorità portuale che questa Amministrazione contesterà in ogni modo e in ogni sede. Quanto alle elezioni, Formica non faccia fughe in avanti. Sono certo che i cittadini sapranno giudicare la svolta che in questi anni siamo riusciti a dare alla città per porre fine a quei progetti che quelle stesse persone che oggi l’ex dirigente dell’Amministrazione Nastasi difende, erano pronte e sarebbero pronte ad attuare su Milazzo. Indietro non si torna. Un’ulteriore osservazione riguarda i toni del comunicato che ad un attento lettore saranno risultati, come sono, pieni di iattanza, sicumera e certezze che un buon amministratore non potrebbe mai avere così a caldo senza un accurato approfondimento della problematica”.

LA REPLICA DI GIOVANNI FORMICA:

Inutile – seppur divertente – il tentativo di Carmelo Pino di buttare in rissa l’avvio della campagna elettorale. Se ha bisogno di sapere come realmente sono andate le cose negli anni successivi alla mozione di sfiducia con la quale la città lo rispedì a casa, domandi alla sua vicesindaca ed a qualche assessore in carica. Per il resto, il Partito Democratico e l’intero centrosinistra milazzese sono da sempre contrari all’utilizzo del porto storico per l’approdo delle navi ro-ro ed al conseguente transito dei TIR, alla realizzazione di tunnel o strade di collegamento tra la zona portuale e l’asse viario e contrasteranno con ogni mezzo le mire dei potentati economici che da anni tentano di asservire questa città ai loro interessi privati. Nel contempo, con determinazione, perseguiranno, sino alla sua realizzazione, il progetto della creazione del grande porto nel convincimento che esso rappresenti la più importante opportunità di crescita futura della città.

Giovanni Formica (Membro della Direzione Regionale del PD)