L’arresto è stato convalidato ma senza l’aggravante mafiosa. Il gip del tribunale di Barcellona Anna Adamo ha convalidato l’arresto e confermato la misura cautelare degli arresti in carcere per l’appuntato dei carabinieri di Milazzo, Francesco Anania. Dovrà rispondere della detenzione illegale delle armi ritrovate all’interno del territorio attiguo alla sua abitazione di via Isonzo, e del possesso di droga, (ha già ammesso per quest’ultimo reato le responsabilità). I giudici non hanno ritenuto sufficienti gli elementi raccolti per contestare anche l’aggravante di aver favorito l’organizzazione mafiosa del Longano.

E’ stato rimesso in libertà il nipote, Felice Anania, a cui veniva contestato il reato di possesso di armi, con l’aggravante del favoreggiamento dell’organizzazione mafiosa. Il giudice ha ritenuto valide le argomentazioni dell’avvocato difensore Pinuccio Calabrò, disponendo la scarcerazione perché al momento mancano i gravi indizi per l’applicazione di una misura cautelare nei confronti del ragazzo. Analoga scelta era stato effettuata anche per il figlio di Francesco Anania, il ventiduenne Christian, che deve rispondere solo del favoreggiamento della detenzione di droga, di cui si è addossato le responsabilità il padre.