Si apre oggi a Milazzo il workshop “Landscape Accessibility”, programma intensivo Erasmus, che il dipartimento di Architettura e territorio dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria ha deciso di portare avanti assieme alla città di Milazzo dal 25 maggio all’8 giugno. Il progetto coinvolge 80 studenti e 20 docenti di nove università europee e quattro extra europee che al Castello si confronteranno sulle tematiche dell’accessibilità sia da un punto di vista fisico, sia da un punto di vista sociale e culturale, con l’obiettivo di generare metodologie innovative che possano essere applicate nel percorso formativo delle varie Università Europee. Per 15 giorni la città del Capo sarà quindi al centro del dibattito internazionale sui temi del paesaggio.

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Un pool di architetti milazzesi e calabresi – Concetta Schepis, Tindara Maimone, Stefania Condurso, Alessia Latella e Maria Teresa Nucera – ha curato l’organizzazione dell’evento. L’inaugurazione del workshop avverrà lunedi 26 maggio alle 17 al Duomo antico con gli interventi del presidente dell’Ars, Giovanni Ardizzone, del sindaco Carmelo Pino, del rettore dell’Università mediterranea di Reggio Calabria Pasquale Catanoso, del vice rettore Carlo Morabito, del capo di-partimento dArte, Gianfranco Neri, dal presidente dell’Ordine degli architetti di Messina, Giovanni Lazzara, del presidente dell’Ordine degli architetti di Reggio Calabria, Paolo Malara e del presidente della Fondazione architetti nel Mediterraneo, Giuseppe Falzea. Nei mesi scorsi il sindaco Carmelo Pino, il direttore del dipartimento Gianfranco Neri e il responsa-bile scientifico, prof. Valerio Morabito, hanno sottoscritto il protocollo d’intesa per l’attuazione del Workshop. Tre saranno le aree di studio: il lungomare di Ponente, il vecchio tracciato ferroviario, vecchia sta-zione Fs e piazza Marconi con le aree limitrofe ed infine l’accessibilità del Castello dalla riviera di Ponente. «La nostra città – ha aggiunto il sindaco Carmelo Pino – per le sue molteplici peculiarità e vocazioni, possiede le caratteristiche adatte a diventare oggetto di studio e riflessione su tali tematiche. Per questo abbiamo accolto con entusiasmo la proposta di svolgere il workshop “Landscape accessibili-ty” mettendo a disposizione i locali della cittadella fortificata per lo svolgimento dei lavori. Il pro-gramma intensivo diventa una importante occasione per la città di Milazzo che otterrà proposte per lo sviluppo futuro del territorio elaborate da alcune tra le migliori università del mondo. Il tema prevede, infatti, lo studio e l’elaborazione di proposte progettuali riguardanti il territorio comunale, studi dei quali la città potrebbe avvalersi come prestigioso contributo scientifico alle future pianifi-cazioni urbanistiche. Senza considerare – conclude Pino – i positivi ritorni per l’economia visto che tutti i partecipanti saranno ospitati, in bassa stagione, nelle nostre strutture ricettive che, oltre al vantaggio economico, avranno la possibilità di avere grande visibilità a livello internazionale». Le Università invitate a partecipare al programma sono Universitat Politècnica de Catalunya, Barce-lona (Spain), Ecole Nationale Supérieure d’Architecture de Montpellier (France), University of Thessaly, Volos (Greece), Jade Hochschule – Fachhochschule Wilhelmshaven/Oldenburg/Elsfleth (Germany), Universitatea de Arhitectura si Urbanism “Ion Mincu”, Bucarest (Romania), Tampereen Teknillinen Yliopisto (Finland), Istanbul Teknik Üniversitesi Mimarlık Fakültesi Mimarlık Bölümü (Turkey), Università degli Studi Mediterranea di Reggio Calabria (Italy), Università degli Studi di Firenze (Italy) e tra gli atenei extra europei PennDesign University of Pennsylvania (USA), Ecole Nationale d’Architecture de Rabat (Morocco), Tongji University of Shanghai (China), National University of Cordoba (Argentina). Vi saranno inoltre ospiti internazionali per conferenze aperte al pubblico come lo Studio WEST 8, leader mondiale nel campo della progettazione del paesaggio, l’Architetto Paesaggista Svizzero, Professore presso la University of Pennsylvania e lo IUAV di Venezia, Paolo Burgi.