Anche quest’anno si è concluso il concorso indetto dalla Fondazione ÈBbene guidata dal Presidente Dino Barbarossa, con il coinvolgimento dei propri centri di prossimità sparsi in tutta la Sicilia tra cui quello gestito dalla Cooperativa Sociale Obiettivo Salute e Lavoro di Milazzo. Quattromila ragazzi coinvolti, più di duecento presenze, un centinaio di elaborati presentati dalle scuole di tutta la Sicilia all’evento finale del Concorso. Otto le scuole premiate tra cui l’Istituto Tecnico Leonardo Da Vinci di Milazzo, guidato da Stefania Scolaro, ma tutti vincitori morali di un progetto comune: parlare di legalità e dire no alla mafia! La premiazione svoltasi a Ciaculli (PA) presso l’Arca di Noè, un bene confiscato alla mafia, diventato adesso un centro di aggregazione giovanile e fattoria didattica.

Un’esperienza formativa ma soprattutto un’opportunità di crescita e di confronto per i presenti – dice la responsabile del centro di prossimità gestito dalla Cooperativa Sociale Obiettivo Salute e Lavoro di Milazzo, Emanuela D’Amico che ha presenziato all’evento con due studentesse dell’Istituto Tecnico Leonardo Da Vinci di Milazzo, accompagnate dalla professoressa Anna Sciotto – soddisfatte di aver portato a casa uno degli otto premi messi in palio dalla Fondazione Ebbene, ma soprattutto di essere stati protagonisti di un evento così coinvolgente, finalizzato alla sensibilizzazione delle generazioni future ed allo sviluppo di una partecipazione attiva all’interno del territorio in cui vivono con la consapevolezza che essi stessi sono costruttori del loro domani. Presente all’evento Padre Antonio Garau, che con voce commossa ha salutato i ragazzi presenti dicendo loro: “Fate ciò che più vi rende felici, seguite l’esempio di Padre Pino Puglisi”. Giuseppe Bruno, Assessore della Famiglia delle Politiche sociali e del Lavoro della Regione Sicilia, durante il suo intervento ha ribadito che ” I giovani hanno diritto a crescere in una terra liberata dalla mafia”.