Verbali della commissione d’indagine ambientale presieduta dal consigliere Peppe Marano, i dettagli sulla sua attività, le convocazioni. L’Amministrazione comunale con una nota congiunta del sindaco Carmelo Pino e dell’assessore all’Ambiente, Salvatore Gitto ha chiesto al consigliere Giuseppe Marano nella sua qualità di Presidente della Commissione di Indagine Ambientale, e comunque legati alla sua attività di Consigliere Comunale la seguente documentazione: – Tutti i verbali delle sedute della Commissione di Indagine Ambientale, costituita con delibera consiliare n. 135 del 19/10/2010. – Tutti i verbali ed i supporti prodotti in aula nelle quattro relazioni trimestrali previste dall’art. 1 del regolamento approvato dal consiglio comunale, con particolare riferimento a quella conclusiva. – La richiesta di Consiglio Comunale con all’O.d.G. la richiesta di conferma della Commissione, essendo la valutazione dei requisiti di conferma nella esclusiva facoltà della stessa (Art. 9 ). – Il verbale del consiglio comunale con all’ordine del giorno la discussione dell’autorizzazione AIA rilasciata alla Raffineria di Milazzo da lei richiesto come primo firmatario, e regolarmente inserito nei consigli straordinari ed urgenti dal Presidente del Consiglio.

a sinistra Peppe Marano

L’iniziativa – si evidenzia nella lettera, inviata anche al Prefetto ed ai coordinatori di Green Italia – si collega agli altri interventi che l’Amministrazione Comunale sta portando avanti in campo am-bientale, che vedono come risultato più recente la costituzione, presso il Comune di Milazzo, del “Gruppo di lavoro permanente sulla problematica odori molesti” E’ obiettivo da parte dell’amministrazione – scrivono il sindaco e l’assessore – ottenere tutti gli elementi possibili che possano contribuire a tracciare un percorso risolutivo alla suddetta problematica, ma anche acquisire il maggior numero di informazioni disponibili su tutto ciò che riguarda la situazione ambientale nella nostra area, ed alla fine del percorso, valutare le iniziative da intrapren-dere anche sotto l’aspetto delle modifiche alle norme che attualmente regolano la materia, non escludendo a priori la possibilità di chiedere la rivisitazione delle autorizzazione Aia già rilasciate alle industrie operanti sul territorio, qualora venissero individuate criticità tali da suggerire questo percorso”.